Explosion Wrestling Superstar

Posts written by †Voltaire «

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    Cosa dire, dunque? Mi vengono migliaia di parole, ma non riesco a trovare ordine. La EWS per tanto tempo è stata casa, un luogo dove bene o male si finiva per ritrovarsi con amici vecchi e nuovi. Il mio percorso in EWS inizia fin da quando era un forum su tutt'altra piattaforma, una indecorosa first run con tale The Nightmare! Personaggio ignobile, ma che porto ancora nel cuore. Poi da lì son passato in SWF e mi sono preso le prime soddisfazioni e alla fine mi sono deciso a passare al magico mondo delle e-fed a pg inventati ed eccomi qua. Ho conosciuto persone fantastiche che sono diventati amici, abbiamo passato tante cose insieme e la EWS è stata sempre il luogo in cui tutte queste dinamiche si evolvevano. Prima come handler semplice e poi come staffer. Ho tentato di dare il massimo in entrambi i ruoli e spero di aver dato un giusto contributo nel tempo, anche se ammetto che nell'ultimo anno e mezzo sono stato meno presente per via del lavoro, ma comunque c'ho tenuto a dare sempre una mano nonostante fossi meno affidabile rispetto a prima.

    Sicuramente voglio partecipare al podcast, parlare dei vecchi tempi, cazzeggiare e quant'altro. Perché la tristezza che mi è venuta oggi nel momento dell'annuncio rimane, ma è una tristezza che porto con maggiore serenità adesso. La chiusura della EWS non corrisponde a un addio, noi siamo ancora qua, la chat è ancora su FB e si può scherzare come sempre. Se ci sarà una sorta di eredità da qualche altra parte ben venga, in caso contrario è pur sempre casa, un luogo dove tornare quando si è stanchi e ci si vuole rilassare. Almeno è quello che rappresenta per me.

    Per me che sono maturato come handler soprattutto grazie a questa federazione che mi ha visto arrivare come parodia del napoletano e uscire come un sadico folle clown. Direi che è stata una bella avventura. Ciro è stato uno dei miei pg meglio riusciti e preferiti. Credo di non aver dato mai tanto come fatto con lui e con la sua completa voglia di innovazione. Il turn heel è stato uno dei momenti più belli per me, studiato per mesi, così come il cambio in Jokester perché non volevo separarmi da questa bella creatura che, in tutto ciò, ricordiamo che è stato EWW Champion per un anno! Ancora ricordo poi l'agognata rincorsa al posto dirigenziale, alle cinture di coppia per essere grand slam champion... e al titolo Undisputed. Sono felice di essermi fatta quest'ultima run titolata, perché la prima non fu eccelsa e non diede nemmeno modo a me di goderne a pieno. Una cosa fondamentale è ringraziare sempre chi mi ha dato fiducia, non solo come staffer, ma anche come utente promatore e spottante. E' stato bello far parte di tutto questo. Così come è stato bello portare la categoria femminile, spesso bistrattata, a livelli così alti.

    Porto così tanti ricordi che fatico a rammentarli tutti. Porto nel cuore la speranza però di potervi incontrare dal vivo tutti, fin'ora ho visto solamente quel COCCOLONE di Jino. Ringrazio chi è rimasto fino alla fine, perché merita un ringraziamento. Ringrazio tutti, davvero dal più profondo del mio cuore. Chiudere adesso è un colpo per tutti, ma solamente perché avevamo negli occhi e nel cuore le aspettative di una prossima stagione scoppiettante, la consapevolezza che adesso è tutto finito ci porta un poco di magone, ma va bene così.

    Domani riprenderemo a scherzare come al solito, nonostante d'ora in avanti il giovedì sarà un giorno un po' più vuoto e triste.

    Just smile!
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    HAPPYMANIA!


    La scena riprende esattamente da dove si era interrotta la volta scorsa, con i pagliacci-reietti che ballano intorno a Jokester e al cartonato di Wallace con sullo sfondo altre figure circensi e una bella scritta illuminata da sgargianti colori a formare la parola: Happymania! I reietti-clown paiono idolatrare Jokester che viene chiamato Joyseeker. Improvvisamente la musica ha un guizzo e poi tutto tace, tutto si ferma non appena la risata di Mister Smile si ferma. L’Undisputed Champion fissa gli occhi nella telecamera con il solito ghigno malvagio stampato sul volto.

    “Sarà divertente. Lo avevo detto. È stato divertente vedere che la mia lucida follia risulta più concreta della tua verità, Ash. Non mi aspettavo responso migliore dall’incontro tra te e Hero, soprattutto per il modo in cui è avvenuto. Sai, ero sincero quando dicevo che per me non c’era differenza su quanti rivali ci potessero essere nel mio incontro a Happymania, ma il finale del match ha cambiato molto senza cambiare nulla affatto. Ancora una volta il tuo destino è stato segnato da qualcun altro, ancora una volta hai dovuto fare affidamento sull’intervento di un terzo per concludere in maniera rocambolesca qualcosa che, da solo, non saresti riuscito a ottenere. Non è forse stancante continuare questa farsa? Non è forse giunta l’ora di dire addio al serioso Wallace e lasciarsi andare a una bella risata. Tu che ne pensi?”

    Mr. Joke si volta verso il cartonato dandogli una gomitata di complicità, ovviamente non c’è risposta. Ma il campione indiscusso continua come nulla fosse.

    “Non ti riesce bene la parte del beniamino del pubblico. Quella… era la mia specialità. E sottolineo ERA perché io ci sono morto dietro quella pagliacciata, eheh. Ci sono morto dentro una bara, ci sono impazzito per essere sempre all’altezza di quello che la gente si aspettava da me e cosa ho ottenuto? Neanche una degna sepoltura. Solo dolore e rammarico e anche quando ho voltato le spalle, allora ho continuato a tenerci alla EWS. Quindi non fare discorsi del genere, non sono nelle tue corde. Perché ad Ash Wallace importa solo di Ash Wallace. Ad Ash Wallace non interessa della EWS, non gli interessa della categoria Tag Team. Non gli interessa neanche di Mr. Tank oserei dire. Gli interessa solo stare in cima per quel poco che riesce, buttando tutti all’aria. Gli interessa avere il successo per sé, il discorso di sconfiggermi come se fossi il cancro di questo posto è una grande idiozia. Non sono io il cattivo. Io sono… un reietto, un rinnegato, una vittima della società. Chiamami come ti pare, ma non sono io quello che ha voltato le spalle alla EWS.”

    A questo punto l’arlecchino della federazione inizia a camminare tra i vari clown lì presenti, zig-zagando tra essi e guardandoli con sguardo fiero.

    “Sai chi sono questi? Sono delle povere vittime della società. Proprio come il sottoscritto. Li ho raccattati e ho dato loro una cosa e la possibilità di essere felici e poter continuare a ridere, per sempre. Perché le uniche due cose che interessano a questo tipo di persone sono la libertà e la possibilità avere la giusta occasione. La società ha voltato loro le spalle e vedevano la loro vita pronta a venire trascorsa nella miseria, ma perché? Solo perché non soddisfano determinati canoni? Perché? Chi lo ha deciso? Ho deciso di essere dunque per la seconda volta della mia carriera un faro di speranza, ma stavolta per chi lo meritava davvero. Perché essere il faro di chi cambia idea così facilmente? Perché fare la fine di una bandiera che deve adattarsi al vento? Sono diventato un vessillo per i reietti, per coloro che sono cacciati dai luoghi che amano e dalla civiltà solo perché non vogliono adattarsi. Proprio come me. Come me che non ho voluto adattarmi al ruolo che il pubblico voleva per me, voleva rinchiudermi in uno stereotipo buonista. Voleva rinchiudermi nel mio odio e nel mio rammarico. E quando sono caduto in basso sono stato abbandonato, proprio come i miei fidati pagliacci qui presenti. Ma ho tenuto duro e dal fallimento ho tratto la mia forza. Ho tratto la mia rinascita e da allora: ho avuto successo. Ho sconfitto Shane Hero. Ho sconfitto AM Azing. Ho sconfitto Axel Storm. E sconfiggerò te, Ash Wallace. La mia streak è notevole, dovrai ammetterlo, ma è ancora più notevole il fatto che nessuno abbia tenuto in considerazione questo nuovo aspetto di me, così palese sotto gli occhi.”

    Ridacchia l’EWS Clown che improvvisa qualche passo di danza assieme ai suoi allegri pagliacci.

    “Quindi perché credi di essere tu l’eroe della storia? Perché credi che la tua vittoria sia il finale buono? Perché la gente dovrebbe gioire? Non tutti lo faranno, loro per esempio sono dalla mia parte, così come migliaia di altri. Ti dimentichi di chi non brilla perché a te non interessa, vuoi solo il sostegno di chi può manifestarlo urlando e calciando, di chi può idolatrarti e darti più luce. Il tuo non è un sentimento disinteressato, ti poni sempre su un piano superiore. Ma a me sta bene così. Perché potrò smascherare questa menzogna che porti avanti come verità, come tutto quello che esce dalla tua bocca. Priva di fondamento logico e in continuo divenire, leggibile sotto infinite sfumature perché per te i punti di vista non esistono. Esiste solo il tuo e ciò è dannatamente ironico, caro fautore di Verità.”

    Sospira come se si fosse tolto un peso dallo stomaco e zompetta verso il cartonato di Ash mettendogli una mano sulla spalla finta.

    “Ecco perché dovresti rinascere anche tu. Dovresti toglierti il peso e la responsabilità. Proprio come me. Erano come macigni per il sottoscritto, così insostenibili che mi hanno portato sottoterra, ma una volta che me ne sono liberato sono stato in grado di volare. Proprio per questo adesso ho la cintura di Undisputed Champion. Ho smesso di pensare. Ho smesso di preoccuparmi e ho iniziato a sorridere alla vita. Perché credevo che la mia vita fosse una continua tragedia, troppe responsabilità, troppi fallimenti e ogni volta era un tonfo al cuore prendere coscienza di non essere stato in grado di ottemperare a quello che desideravo. È bastato analizzare tutta la mia vita per rendermi conto che mi mettevo troppa pressione addosso, per capire che ogni cosa che facevo era over-analizzata e strutturata. Bastava… lasciarsi andare. Bastava… ridere. Così mi sono reso conto che non ero il protagonista di un Edipo Re qualsiasi, no. Nessuna tragedia. Ero lo stand-up comedian che ha a disposizione ben due ore di pellicola per fare quello che gli pare. BOOM! COMMEDIA! AHAH!”

    Pacca sulla spalla al cartonato che cade. Jokester fa una facciaccia rendendosi conto della cosa e si porta le mani attorno alla bocca con espressione di sorpresa. Assieme ai clown raccatta il finto Wallace e lo rialzano, vediamo come sia un poco spiegazzato adesso la povera riproduzione.

    “Ecco che arriviamo quindi al discorso di Happymania! Io sono arrivato in cima e ne sono felice, ma non voglio che la mia felicità sia limitata a me stesso, voglio convogliare tutto questo sentimento e iniziare un movimento che permetta a tale felicità di diffondersi senza muri e senza argini. Necessità di essere libera di proliferare e di manifestarsi, senza che ci sia raziocinio a fermarla. Perché ho compreso che la ragione è la morte della felicità, bisogna essere un po’… folli. Non credi anche tu, asso? Quindi lasciati andare, ritorno al mio invito iniziale. Quello principale. Lasciati alle spalle il tuo passato. Lasciati andare il peso sulle spalle che ti porti da nove anni, fin da quando sei stato scelto da Jack Callaway per portare sul groppone il peso di essere un suo monito. Ammettiamolo, in fondo riusciamo a percepirlo in ogni tua parola, i fantasmi del passato sono fin troppo presenti in ogni cosa del tuo essere per venire ignorati. Voglio dunque darti l’opportunità di essere qualcosa di migliore, una versione migliorata di Ash Wallace più felice, così da rendere questo show veramente una Happymania. Perché il segreto è che l’Happymania non è solamente mia, ma anche tua. Voglio che ci sia anche la tua di felicità. Abbandona ogni cosa inerente al passato e rinasci. Rinasci pagliaccio. O qualsiasi cosa ci sia dentro il tuo cuore. Lascia spazio al vero Ash Wallace. Lascia spazio a quello che vuoi, perché al momento non c’è spazio per un arido arrivista. Soprattutto se non è all’altezza di quello che dice.”

    Un telone cade dal tendone e copre l’Ash Wallace finto. Con un sorriso Jokester lo tira via e vediamo come il cartonato abbia cambiato sembianze. Presenta sempre il sorriso rosso cremisi fatto con la bomboletta, ma l’attire è diverso, simile a quello dell’ex Ciro, simile a quello di un clown. Altra particolarità, in petto la scritta “Joy Ace”.

    “I am the Joyseeker. Non cerco solamente la mia, ma voglio portarla anche agli altri. Te compreso. Mi sforzo per trovare il degno lieto fine, perché è una mia responsabilità. Perché sono anche come un cane che si morde la coda e che adora creare caos e scompiglio, ma che ha compreso che le persone attorno a lui sono cieche. Proprio come me ai tempi in cui mi battevo per qualcosa che credevo giusto. Non voglio che passi l’idea che io abbia un piano. Io faccio semplicemente quello che mi riesce meglio, ridere e far ridere e nel caso le cose non vadano come sperato. Pazienza. Io ci avrò provato, ma in quel caso non ci saranno altro che sofferenza e lacrime per te Asso. Perché una battuta fa ridere se non si spiega il suo significato, altrimenti si perde tutto il senso comico. Ti sto offrendo una mano, così come la offrirò a tutto il resto del roster. Perché se io da nulla, da reietto sono arrivato a diventare Undisputed Champion, allora chiunque può cambiare la sua vita con una semplice presa di posizione. Ma perché farlo? Perché rendere un contesto così anarchico? Semplice. Perché è dannatamente divertente.”

    Altra risata. I clown-reietti riprendono a ridere come ossessi e ballare, mentre un paio di iene si inseguono intorno a loro in uno scenario surreale.

    “L’Ash Wallace che sei ha consumato tutti i piani e adesso ne è rimasto senza. Non preoccupandosi di come andranno le cose e io lo reputo già un punto a mio favore. Perché arriveremo alla Happymania con quel briciolo di imprevedibilità che da pepe alla vita. Perché è giunto il momento di vedere come sono andate le cose nelle nostre storie, partendo da quel fatidico giorno in cui io debuttati e nel main event di Highway c’eri tu nella tua personale guerra al potere. Questo è un punto cruciale per la nostra storia, la nostra nuova storia. Non quella di Ciro e Ash, ma quella di Jokester e di Chiunque-Tu-Voglia-Essere. Qua non ci giochiamo solamente il titolo, ci giochiamo chi siamo, il nostro passato, presente e futuro. E per la prima volta dopo tanto tempo sarai infine da solo Asso. Sarai senza nessuno a spalleggiarti e darti man forte. Sarai senza alcuna figura di riferimento a darti una mano concreta nel momento più importante e vedremo se sei in grado di raggiungere alte quote senza perdere fiato. Quello che ha da perdere tutto sei tu, perché io sono intoccabile sotto questo punto di vista. Non puoi togliere qualcosa a un uomo che già una volta ha perso tutto, persino se stesso! AHAHAH!”

    Una delle iene adesso porta qualcosa a Jokester tra le fauci, l’Undisputed Championship! Il pagliaccio scoppia in una risata scomposta, prende la cintura liberandola dalla bava in eccesso e se la poggia attorno al collo come una collana fin troppo vistosa.

    “Solo un ultimo avvertimento. Comunque le cose vadano tra di noi, comunque le cose si evolvano... non dimenticarti di sorridere. È importante!” A questo punto Ciro porta gli indici alle estremità della sua bocca e tira in maniera innaturale assumendo un’espressione quasi demoniaca. La telecamera lentamente si allontana e allarga l’inquadratura, notando che tutti i clown e circensi presenti eseguono la stessa taunt del pagliaccio della EWS, persino il cartonato ha cambiato posa e copia le movenze dei presenti. Su questa macabra immagine il collegamento si chiude. La road to Explo… ehm, Happymania è finalmente giunta al termine. It’s time to explode!
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    Il collegamento si apre con un’immagine particolare. Ci troviamo in un luogo non meglio precisato, una stanza che non presenta nulla di particolare, eccezion fatta per la presenza di un cartonato in scala 1:1 di Ash Wallace. Il cartonato è perfettamente rassomigliante all’Asso e lo ritrae in una posa classica, di quelle che possiamo trovare anche nelle figurine dell’album da collezione delle Superstar EWS (mi raccomando, compratelo!). Passa qualche istante e una voce fuori campo interrompe la strana quiete.

    “Pefetto, Ash. Una delle tue migliori pose, il sorriso falsamente veritiero è presente e continua a scintillare di una luce opaca che proviene dai fasti del passato. Un po’ come le stelle che muoiono, ma all’occhio nudo sembrano risplendere anche centinaia di anni dopo la loro dipartita. Credo che sia la definizione adatta per il periodo nel quale ti trovi.”

    Ad entrare in scena dopo aver parlato è l’Undisputed Champion, Jokester; per l’occasione agghindato come un falso fotografo pronto al photoshoot. Applaude “l’esibizione” del suo futuro avversario di ExploMania, ma appare ancora non del tutto convinto.

    “C’è sempre però qualcosa che non mi torna. Come se mancasse quell’IT Factor che caratterizza un vero campione. Vediamo un po’ se così va meglio.”

    A questo punto il clown comincia a spostare il cartonato in tante posizioni diverse, senza però riuscire a fare in modo di essere soddisfatto. C’è sempre qualcosa fuori posto che lo fa stoppare dal continuare con la sua opera, come se non ci fosse un giusto modo di collocare Wallace. Alla fine lo rimette nella medesima posizione nella quale lo ha trovato a inizio segmento.

    “Credo di aver capito dove si trova il problema. Sei sempre tu ad aspettare che sia l’altro a fare la prima mossa. Sei sempre tu ad attendere che sia l’altro a guidarti dove pretendi di stare. Non comunichi e ti lasci guidare, senza però prenderti la responsabilità di dire: a me non sta bene. Certo, fai i tuoi discorsi sulla verità e sui piani che seguono l’ordine alfabetico, ma fino ad adesso i fatti sono un po’ diversi. Sei sempre tu a essere passivo nei confronti del destino. Come ho detto la volta scorsa, perché sei rimasto fuori da piani così alti per tanto tempo? Ti sei lasciato distrarre forse? Ti sei lasciato trascinare su altri lidi e ti è andata bene così. Non è che ti han puntato una pistola contro e han detto: Asso, sei bandito dal contesto che conta finché non vinci la Rumble. Quello è stato più un tuo cruccio, un desiderio… un’ossessione. E ora, nella puntata di Highway che ci aspetta, hai ancora il tuo destino nelle mani di qualcun altro. È un continuo affidarsi al prossimo la tua esistenza. Ti aspetti quasi che le code ti succedano a prescindere, tu fai la tua parte e poi deve venire tutto da sé. Non credi che sia un tantino egoista?”

    Corruccia la fronte fissando il suo sguardo negli occhi assenti del cartonato.

    “Credi che basti la tua parte? Credi che aver fatto bene in altre categorie della federazione valga qualcosa quando si parla di Undisputed Championship? L’unica cosa su cui conto è che tu ti sia quasi crogiolato sul fatto di fare squadra con qualcuno che portasse avanti la baracca, ti sei accontentato delle briciole di Tank e sei arrivato fino a questo punto con la mentalità del vecchio Asso. Lo stesso asso che era al vertice quando io debuttai nel lontano 2012. Ma sono passati otto anni, Ash.”

    Fa una pausa e comincia a girare attorno al finto Wallace.

    “Otto anni sono tanti e le cose cambiano, invece tu credi di essere sempre lo stesso meritevole biondo figlio di buona donna che andava contro tutto e tutti e poteva dire tutto quello che gli passava per la testa. Non è forse così? Ma se credi di essere il medesimo biondo di allora, sei tu il pazzo tra noi due. Stasera, come sempre negli ultimi anni, avrai il tuo futuro destino legato a qualcun altro. Alle scelte che questa persona renderà. Queste ultime influenzeranno il tuo destino… il mio non tanto, non mi interessa se saremo solo noi due o si aggiungeranno Shane e Tank. Non è importante. Più siamo meglio è forse. Un po’ di sana anarchia e di casino non guastano. Perché io so sapermi adattare in continuazione. Mi so evolvere, a differenza tua.”

    L’ex pizzaiolo adesso esce fuori dall’inquadratura, salvo poi tornarci poco dopo con un oggetto in mano che non riusciamo bene a distinguere.

    “Rinascere. Ecco. Questo è meglio di evolvere. Perché l’evoluzione prevede che si mantenga un collegamento con la vecchia vita, con la vecchia versione di sé e io ho deciso di abbandonare ogni cosa fosse legata a Ciro de Curtis. Non perché io voglia ripudiare chi fossi, come molti dicono, ma perché necessitavo di un cambiamento repentino e radicale. Avevo bisogno di iniziare una nuova vita, senza restrizioni e adesso mi sento veramente libero. Forse sarò un miserabile pagliaccio, ma almeno sono un pagliaccio sorridente e felice. Non è forse la felicità che tutti noi dovremmo ricercare? O forse a te non basta questo? Vuoi dimostrare a te stesso di essere ancora Wallace, la lingua biforcuta più veritiera della EWS? Ti lascio questa illusione, ma prima voglio ufficializzare una cosa che ho lasciato in sospeso la volta scorsa.”

    Adesso l’oggetto viene agitato. Si tratta di una bomboletta spray di color rosso cremisi.

    “Un patto è qualcosa di importante. Prevede che ci sia fiducia vicendevole su due fronti. Io… voglio fidarmi di te, voglio renderti consapevole di questo. Tu non credo ti fidi di me, ma è un dettaglio arginabile e superabile. Voglio fare un patto, una proposta. Voglio che il nostro incontro di ExploMania sia qualcosa di unico. Lasciamoci alle spalle il passato e avventuriamoci insieme in questa avventura verso un nuovo Wallace. A new Ace. Abbandona quello che sei per essere una versione migliore di te stesso. Lasciati alle spalle le pressioni del passato, perché è un qualcosa che a un certo punto diviene un fardello troppo pesante. È utile ricordare chi si è stati, ma arriva un momento nella vita in cui bisogna andare avanti. Altrimenti si rimane intrappolati nelle proprie convinzioni. Proprio come è successo a me e sta succedendo a te. Ma mi sto perdendo… AHAH! Il patto è semplice: lasciati andare. Non un ‘lasciati andare’ di quelli che ti vogliono spronare a essere qualcosa che non sei, o che vuole portarti al limite. Vuole essere un invito a spronarti verso una consapevolezza importante: con il passare del tempo ti sei imprigionato da solo. Sei diventato la prigione di te stesso. Nella tua mente è rimasto fisso il monito della rincorsa al successo e ti sta forse logorando.”

    La bomboletta viene portata verso il cartonato e Jokester dipinge un bel sorrisone rosso sul volto del canadese. Scoppia in una risata il pagliaccio della EWS.

    “Molto meglio, no? Sai, ti vedo sempre sorridere, ma mai ridere sul serio, con il cuore e con i polmoni pieni di aria. Respirare è importante. L’ossigenazione serve anche al cervello e al cuore. Lo dico per te, mi preoccupo anche perché saremo involontariamente compari, anche se non accetti il patto. Sai perché? Vuoi che te lo dica? Semplicemente perché voglio che questa ExploMania sia diversa. Voglio che questa ExploMania sia felice e contenta per chiunque ne faccia parte e per chiunque la vedo. Per questo ho deciso che andremo non verso ExploMania, ma verso… HAPPYMANIA!”

    Dicendo questa parola magica allarga le braccia e dal nulla vengono sparate stelle filanti e volano coriandoli. La scenografia della stanza per le fotografie viene praticamente a mancare dato che si rivela un orpello scenografico. In realtà i due si sono trovati fin dal principio all’interno di un circo, un circo molto strambo dove vediamo giocolieri, contorsionisti e altri clown. Ciro ride come un ossesso mentre la parola “Happymania” viene accesa con dei neon alle spalle dell’arlecchin danzante della federazione.

    “IT’S GONNA BE SO FUN!”

    La schiera di clown, tutti con facepaint diversi, attornia il campione indiscusso e iniziano a danzare attorno a lui che alza le mani al cielo in segno di dominio. Improvvisamente i pagliacci si fermano e fissano la telecamera con un sorrisetto sghembo. “All hail the Joyseeker!” , lo dicono all’unisono come fosse uno strampalato mantra. Poi fanno una pausa per riprendere fiato e… “To be continued…” – dicono all’unisono prima che il collegamento sfumi lasciandoci con infiniti dubbi, che sicuramente settimana prossima verranno risolti.
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    Tutti oramai hanno abbandonato l’arena. Gli inservienti finiscono di smontare le sceneggiature e gli impalchi dal backstage quando improvvisamente uno di loro urla per la paura. L’ultimo cameraman rimasto in zona si avvicina per riprendere quanto accaduto e vediamo il motivo di tale spavento. Jokester, con la cintura da Undisputed Champion appesa al collo, ha assunto la posizione del pensatore sopra alcuni scatoloni. Il suo sguardo è vitreo e quasi assente, pare completamente assorto.

    “Mhhh… mhhh… no no no.”

    Confabula a bassa voce. Uno degli inservienti vorrebbe avvicinarsi, ma è intimorito dalla figura dell’EWS Clown che, intanto, continua a bisbigliare tra sé e sé. Alla fine, spinto e convinto dai colleghi, il poveretto si avvicina all’Arlecchino Pazzoide.

    “EUREKA!”

    Neanche a dirlo, appena si avvicina il pagliaccio si alza di scatto con una portentosa illuminazione. Solo ora sembra rendersi conto di quanto accaduto e nota il membro dello staff caduto a terra. L’ex Ciro fa spallucce e gli passa letteralmente addosso senza non curanza. Dopodiché non sguardo follemente contento afferra l’inquadratura della telecamera e se la piazza sul suo bel faccione dipinto e sorridente.

    “Ho capito! Ho capito! Ho capito! Ho capito! Era come se un tarlo si fosse insinuato nella mia testa e mi stesse portando inesorabilmente alla follia. È una delle sensazioni peggiori del mondo quella di trovarsi di fronte a un discorso che ti fa sorridere… MA NON SAI IL PERCHÉ! Il discorso di Wallace è stato illuminante. Mi ha sparato di fronte una lunga sfilza di statistiche, di dati e di nomi e alla fine mi sono ritrovato con una voglia matta di ridere, ma non comprendevo inizialmente il perché. Mi sono rintanato quindi in questo posto, isolato per poter pensare al meglio alle motivazioni di questa emozione nata nel mio profondo e ora finalmente posso essere felice della conclusione a cui sono giunto e voglio condividerla con voi. Oh si. Non posso esimermi dal farlo, soprattutto perché è qualcosa che va analizzato nel dettaglio e attenzione. Perché il vostro eroe della verità è un grande mattacchione.”

    Sorride Mister J.

    “La cosa divertente è che in così lungo e blasonato discorso, Ash Wallace, non ha raccontato una sola verità che fosse integra. Solo mezze verità. È così poeticamente buffo! Non trovate anche voi?”

    Si volta in direzione degli inservienti, i quali si stanno ancora riprendendo e non sembrano cogliere quello a cui lo Smiler si riferisce. Ciro non si lascia però abbattere e, nonostante scuota la testa, tira fuori dalla tasca un foglietto trasandato sul quale sembra aver trascritto una serie di strampalati appunti.

    “Partiamo dal principio. Se sei finalmente riuscito a vincere la Iron Man Rumble dopo nove anni, vuol dire che per i restanti otto hai fallito. Il che vuol anche dire che era statisticamente probabile che prima o poi vincessi. Un po’ come i veterani di guerra che credono di poter competere nei conflitti moderni grazie a quell’esperienza acquisita con il tempo. Peccato però che i tempi cambino, così come le persone. Chissà se tu, Asso, sei cambiato o se sei rimasto sempre lo stesso a causa di questa tu ossessione. Perché diciamocelo, un po’ il chiodo fisso deve esserti rimasto. Lo hai detto tu stesso che erano nati dei simpatici meme e che avevi tutto l’alfabeto di piani in testa per raggiungere il tuo obiettivo. Chi sono io per giudicarti? Anche io avevo l’ossessione del titolo, eppure quando ho smesso di preoccuparmi… PUFF! Ecco che ho fatto una serie di vittorie che mi han portato dritto in cima. E non ho dovuto neanche ricorrere alla lettera A. Mi è semplicemente bastato mandare a quel paese i piani e i progetti. Ho introdotto un po’ di anarchia nella mia esistenza e mi sono lasciato guidare piuttosto che oppormi ai desideri che mi imploravano di essere liberi. Come hai detto tu, non sono più il Ciro di un tempo. Ma credi che sia un bene per te? … Ma aspetta aspetta aspetta! Andiamo con ordine!”

    Si ferma Mr. Smile e torna alla sua lista.

    “Il tuo passato. ExploMania from the Past. Sai, inizialmente ho sbadigliato a dover mettere insieme i pezzi. Ma ne è valsa la pena. Perché tutti i nomi che hai citato non sono solamente qualche scribacchio nero su un foglio bianco. Sono una storia e cosa ci dice la tua storia quando viene immessa nel contesto di ExploMania contro i tuoi vecchi sfidanti nelle edizioni passate? Ci dicono che… hai fallito. Hai fallito fin dalla tua prima apparizione. E hai continuato a perdere; contro Chris Crabb o a creare precedenti interessanti, come quello con Doctor C. Hai dimenticato di dire riguardo a questo episodio una cosa particolare. Il buon dottore venne nel Main Event come vincitore della Rumble e… perse miseramente. E adesso ci sei tu come sfidante. Come rampollo dell’uragano. Perché omettere questa piccola verità? Forse perché hai paura che la storia si ripeta e che il campione sconfigga il baldanzoso eroe? Ma continuiamo pure. Tralasciando la tua storia con Hurt Man e Ives, sono stato attirato da un altro particolare.”

    Muove i fogli Jokester, alla fine sembra trovare quello che desidera.

    “Tank. Il tuo amicone. Quante volte vi siete picchiati? Quante volte le vostre strade si sono incrociate? E quante volte a ExploMania? Non parlo di risultati, quanto piuttosto del fatto che la tua figura sembra essere indissolubilmente legata a quella del caro nipotino di Benedict. Cosa voglio dire con questo? Beh, tutto e niente. Potrei dire che stai appresso a Tank per risplendere della sua luce riflessa. Oppure stai dietro di lui per avere opportunità nei lidi alti del Monte Olimpo sfruttando il legame che avete. Tutto e il contrario di tutto potrebbe uscire da questa mia bocca sorridente, ma c’è un fatto, c’è una verità – come piace definirla a qualche biondino di mia conoscenza. Non sei più stato visto nel giro Undisputed da un bel po’ di tempo. Da quanto tempo il buon vecchio Wallace non si trovava nei piani così alti? Da quanto tempo non bazzicava a queste altitudini? Sarà ancora in grado di reggere la pressione? Si ricorderà ancora come si fa? Io non lo so, dimmelo tu, Ash. Dimmelo tu perché non sei stato più in grado di separarti dalla figura scomoda e ingombrante di Tank per arrivare dove sei ora? Perché ci hai messo tanto? Perché hai dovuto ricorrere al Piano C addirittura? Semplice. Perché non hai la giusta determinazione. Perché non sei più quello di un tempo e sei così ossessionato dall’idea di fallire che non lo prendi nemmeno in considerazione come argomento. Alla fine scendi a patti con te stesso e ricominci, ma non accetti mai le conseguenze delle tue azioni. Non comprendi mai quando devi fermarti a pensare, perché vuoi sempre tornare in carreggiata e questo è l’atteggiamento di chi non è pronto a risalire sul cavallo che lo ha disarcionato. Questa è paura Wallace, paura fottuta.”

    Sembra spiritato l’Undisputed Champion, ma non si ferma qui.

    “Io potrò essere anche un pagliaccio, ma almeno mi mostro per quello che sono. Tu chi sei Asso? Un individuo che si vanta del suo Piano C, ma che è stato per troppo tempo a volare a medie altitudini. Sei ancora in grado di ricordare come si spiegano le ali? Mostramelo e non propinarmi mezze verità o scuse. Non merito questo trattamento, né lo meritano quegli scalmanati che credono di tifare per l’eroe della storia. Non dopo quello che abbiamo avuto in passato, perché me lo ricordo bene e ricordo anche di aver vinto, ma non voglio basarmi su questo. Quello è il vecchio Ciro e il vecchio va lasciato alle spalle, cosa che dovresti fare anche tu che sembri centrato su… non sul passato, ma su te stesso. Come se ti fossi cristallizzato al di là del tempo e dello spazio. Fai un passo avanti Ash e affrontami come un uomo dovrebbe fare, senza mettere le mani avanti e senza quella faccia da sbruffone che ti ritrovi. Perché anche tu sei come il Ciro che conoscevamo tutti fino a poco tempo fa. Con tutto da perdere, con una voglia matta di distruggere tutto e con il fegato amaro per le troppe delusioni. Te lo leggo nello sguardo. Per questo voglio offrirti la possibilità di ritrovare la gioia. Basta con i piani, con i mal di testa, con le mosse e contromosse per sembrare arguto e scaltro più del prossimo. Divertiamoci e basta. Sei troppo stressato e con troppa tensione addosso. Troppa paura del fallimento e dei piani alti? Non pensiamoci!”

    Scoppia finalmente in una isterica risata Jokester.

    “Unisciti anche tu alla causa del Joy Seeker. Unisciti alla ricerca spasmodica della risata, senza ritegno e senza più voler attendere che sia la conclusione il momento di giubilo. Rendiamo questo viaggio intraprendente e allegro. Rendiamo la Road to ExploMania qualcosa da portare nel cuore con il sorriso. Facciamolo… o moriamo, ovviamente dal ridere, nel tentativo. Che ne dici? Deal?”

    Inquietante sorriso e Mr. Joke inclina il capo sornione. Nulla più viene aggiunto. Ha lanciato la sua enigmatica richiesta verso il biondo e ha detto quello che aveva da dire dopo il loro ultimo confronto. La Road to ExploMania è quanto mai infiammata e bella carica!
  5. .
    Perché le cose non sono cambiate, eppure tutto è diverso.

    Tracanna un boccale di birra la rossa del Delirium, è proprio Violet a parlare. Stasera in solitaria e impegnata a rilassarsi in un locale. Un ambiente che ricorda la vecchia Strong Lady all’inizio della sua carriera EWS, prima della sorellanza delirante.

    Non crediate che le cose possano essere viste da un punto di vista diverso. L’ho sempre detto: non sono mai cambiata. Ciò che è andato mutando è il mio pensiero e il mio modo di agire. Il Delirium mi ha resa maggiormente libera e, con il passare del tempo, abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatte. Eppure anche adesso veniamo screditate e ci vengono tolte ottime possibilità. Il fatto che solamente una di noi acceda al titolo per la corona femminile non credo sia qualcosa di giusto. Perché privare la categoria delle sue mattatrici principali? Ma sapete una cosa? Mi sono abituato a questo trattamento e a venire bistrattata. Sembra quasi che sia divenuto il nuovo sport nazionale. Prendiamocela con il Delirium. È colpa loro se le cose vanno a rotoli. È colpa loro se l’economia crolla. È colpa l’oro se Kim Jong-un è stato creduto morto fino a pochi giorni fa. Oramai è come sparare sulla croce rossa e io mi sono rotta le palle di questa storia. Eppure lo so, dietro quegli schermi, su quel cazzo di uccello di Twitter tutti a scrivere che questo incontro potrebbe incrinare i rapporti tra me e le mie sorelle. Tsk! Non ci conoscete affatto. Se da una parte ritengo l’idea di metterci contro aberrante, dall’altra mi entusiasma perché potrò far vedere a tutti quello che dico sempre: siamo un gruppo coeso che si muove come unica entità. Non vedrete odio, né competizione mirata a distruggere. Vedrete solo ed esclusivamente evoluzione.

    Sorride soriona Violet.

    Evoluzione che ben presto prenderà tutto il panorama EWS. Perché se solamente una di noi potrà andare verso il Women’s Championship; le altre andranno verso le Tag Team Belts. Stiamo espandendo nuovamente il nostro territorio. È un semplice gioco di logica e di intenti. Avete visto cosa è accaduto alla rissa? Hanno dovuto attaccarci singolarmente perché temevano che potessimo essere un vero problema. Hanno mirato a isolarci per far vedere di essere migliori… e cosa hanno ottenuto? Semplicemente odio che alimenta odio. Anche se forse non è il termine adatto. Il delirium non odia, medita vendetta, si smuove e si dirige verso il suo obiettivo. Proprio come una serpe che, dopo essere stata calpestata, si attorciglia su se stessa per trovare una nuova posizione e, infine, sferrare l’attacco mortale che porterà alla morte della preda. Ma questo è un discorso che mi poterebbe a divagare troppo. E non credo sia questo il momento, soprattutto perché non andrei a lanciare completamente il messaggio che voglio.

    Tira fuori dalla tasca i soldi la rossa e li deposita sul bancone. Si infila la giacca di pelle e si avvia per la strada, poche macchine in giro. Una notte limpida, senza nuvole e con una bella luna piena. Sorride la componente del Delirium.

    Lotterò al meglio delle mie possibilità perché è la cosa migliore da fare non solamente per la categoria, ma anche per me stessa, per Misery e per Aileen. Le mie sorelle si sono impegnate per giungere fino a questo punto, hanno messo in gioco tutte se stesse, così come me. Pensate che i sacrifici che abbiamo compiuto siano infimi e di poco conto? Abbiamo deciso di fare una importante scelta, qualcosa che nessun’altra all’interno del backstage avrebbe mai saputo fare: ci siamo prese la responsabilità delle nostre azioni. Ci siamo messe su un piedistallo ai vostri occhi, ci siamo definite come il progresso della disciplina, ci siamo auto proclamate come il cambiamento che serve. E voi non fate altro che denigrarci e fischiarci. Perché non credete in noi. Non credete nel cambiamento che vogliamo portare. È assai più comodo andare avanti con i vostri vecchi ideali che sforzarvi di andare oltre, di evolvervi. Eppure su questo presunto altare non c’è niente di così invitante se non un omaggio singolare e non rifiutabile: un bersaglio sulla schiena. Siamo sempre al centro dell’attenzione e se qualcosa non va è facile dare credito a chi ci accusa. Eppure noi restiamo unite. Perché abbiamo un legame indissolubile, siamo accomunate dalla stessa voglia di vincere, dalla stessa determinazione. Dalla stessa storia. Bistrattate. Abbandonate. Accusate di essere deboli. Ci siamo unite e grazie all’unione abbiamo dominato e vinto. Eppure ancora non siete convinti. Ancora insultate questo sodalizio che io e le mie sorelle abbiamo creato con tanto sudore e tanta fatica.

    Scuote il capo e sbuffa l’atleta.

    Non credo sia necessario vi mandi a quel paese per l’ennesima volta. Io non mi arrenderò. E la stessa cosa faranno le mie sorelle. Chiunque di noi vinca, il Delirium lascerà la sua indelebile impronta nell’evento più importante dell’anno. Qualunque cosa accada, noi saremo presenti a ExploMania e non lasceremo che le cose sbiadiscano tanto facilmente. Di chi dovremmo avere paura poi? Di una campionessa che è in continua lotta esistenziale? Hel? Troppo concentrata su di sé e sulla sua nuova gavetta da SK Champ per dividere il pensiero su due concetti diversi. Una delle giapponesi? Non fatemi ridere. Ho già speso abbondanti parole su di loro… per non parlare della Black Corporation… ecco. Non parliamone.

    Scuote il capo.

    Non parliamo più di niente. Passiamo all’azione. Perché mi prudono già le mani e credo che questo sia quanto. Perché non c’è niente di un buon match per dimostrarsi a vicenda quanto si è forti e determinati e queste cose fanno bene allo spirito del gruppo, soprattutto quando in palio c’è qualcosa di così importante. Se vincerò sarò felice. Se perderò sarò ugualmente felice. Perché da questo incontro può uscire solamente un nome vincitore: il Delirium stesso. La nostra forza è l’unione che ci lega, il legame indissolubile. Ed è giunto il momento che vi rendiate conto di cosa stiamo dicendo. Il legame è la chiave di volta. Il legame è tutto. È vittoria. È delirio.

    Il volto determinato di Vio è l'ultima cosa che vediamo. Poi buio.
  6. .
    Rumori festa e caroselli. Un luogo appariscente attira la nostra attenzione: un tendone da circo! La struttura presenta un’insegna variopinta e sgargiante con colori accesi e luci che attirano folle di tutte le età. Veniamo catapultati dentro lo scenario del circo dove acrobati e animali si stanno esibendo. Un tripudio di allegria e divertimento da cui non è possibile distaccare lo sguardo. Quando vediamo che la pittoresca esibizione si completa giunge il momento del classico Funny Break. Il momento nel quale il pagliaccio del circo fa la sua comparsa per far rilassare gli spettatori, solamente che il clown pare non presentarsi. Passano attimi in cui la gente non capisce cosa stia accadendo e il padrone del circo sembra voler andare in mezzo al tendone per continuare lo spettacolo da sé, ma a metà strada un bastone di scena lo ritrascina dopo le quinte. Attimi concitati e poi… JOKESTER IS HERE!

    “AHAHAHAHAHAH!”

    L’arlecchino della EWS fa la sua comparsa in scena su di un triciclo ridicolmente piccolo, agghindato di tutto punto con abiti che sono stracciati e… che sono gli stessi indossati prima dal padrone del circo (!?) - gli ha rubato i vestiti! - e con la cintura da Undisputed Champion a tracolla. Sul volto il sorriso dipinto accompagnato dalla risata sguaiata che abbiamo oramai imparato a conoscere.

    “Signore e signori, vi ringrazio di essere venuti allo Smiling Circus! Il circo sorridente che ha sempre posto sia per esibitori che per visitatori! Orsù, spero che lo spettacolo sia stato di vostro gradimento, perché le sorprese non sono ancora finite. Io sono l’ennesima della serata, ma perché non potevo sicuramente mancare questo appuntamento, l’occasione fa l’umo ladro e il circo fa l’uomo pagliaccio. Cosa? Che dite? Credete che sia stata una brutta improvvisata?”

    Finge un broncio il clown sorridente, salvo poi fare spallucce e continuare come nulla fosse.

    “The show must go on. Anche se la platea non apprezza c’è sempre la necessità di continuare. La gente dietro le quinte si è fatta il mazzo per accontentarvi e voi, come al solito non riuscite a essere contenti e soddisfatti. Mi ricordate un pubblico che ho imparato a conoscere bene nei miei anni di carriera, alla fine non ci si accontenta mai e si diviene pazzi a stare a sentire tutte le sue richieste. Magari io ne sono l’esempio chissà. Ma bando alle ciance. Se sono qui è perché non potevo di certo lasciare a qualche amatoriale il momento di intrattenimento. Diamine. Lo spettacolo fino a ora è stato incredibile. Acrobati e sincronie disarmanti. Animali fantastici ed esotici e il funny break doveva essere all’altezza. Forse è questo il punto. Nessuno si aspetta molto dal funny break, il momento in cui il clown entra in scena per far distendere i nervi. Forse nessuno si aspetta niente dai pagliacci… eppure sono vostri amici o lo erano inizialmente. Eppure voi date sulle loro spalle un peso che necessitate vi venga trasportato, quello delle vostre emozioni e del vostro divertimento. Perché dare così poca importanza al momento dei pagliacci? Per questo sono qui. Come avvocato difensore della categoria e per manifestare contro questa svalutazione. Sono pur sempre l’EWS Undisputed Champion. La mia parola vale anche più della vostra e sono la dimostrazione che anche solamente un pagliaccio fa la differenza e può prendere posto da protagonista.”

    Faccia seria, la quale dura però ben poco. Per poco la cintura non gli cade dal collo per la forza della risata.

    “UHUHUHUH! MA CHI SE NE FOTTE? Davvero pensavate che fossi serio? Che volessi fare una filippica? Mh, non credo me ne importi poi tanto. Dei pagliacci in generale o di essere un simbolo o il primo di una lista. Sono semplicemente me, però era divertente vedere le vostre reazioni. Vi siete arrabbiati per le mie parole, ma in fondo non ve ne è potuto fottere di meno. Finito io sareste tornati a pensare ai vostri problemi. La metafora della EWS insomma. Dove le cose vengono fuori solo per piccoli momenti, poi tutto passa in secondo piano. Non è vero Axel? Non eravamo forse nemici giurati? Eppure abbiamo collaborato così bene per preservare questo nostro piccolo incontro. Per mantenere vis-a-vis la nostra contesa. Prima, durante e dopo la contesa non riuscivo a smettere di sorridere. Proprio tu che vuoi distruggermi hai dovuto proteggermi, proteggere questo scontro che desideri ardentemente da quando ti ho tolto tutto. E devo anche dire che non ce la siamo cavata male. Certo hai fatto tu la maggior parte del lavoro e ti sei stancato, ma sei un fabbro, no? Mantieni fede al tuo nome dai.”

    Una voce dal pubblico alza una protesta: non fai ridere! Le orecchie si aguzzano nel pagliaccio che si incammina a passo veloce verso chi ha parlato. Un ragazzetto di poco più di 18 anni. Il viso dell’ex Ciro si increspa ai lati della bocca che salgono verso l’alto. Il ragazzetto si fa piccolo e deglutisce una volta faccia a faccia con Mr. Smile.

    “OHOHOH! Abbiamo qui qualche criticone d’arte comica. Cosa dovrebbe fare ridere? Il fatto che sia un funny break e tu voglia ridere? Che tu ne abbia così tanto bisogno? Il fatto che ti aspetti che qualcuno faccia ridere te? Il fatto che le cose che dico non siano buffe? Cosa? Dai, dimmi. Credi che qualcuno necessariamente farti ridere a tutti i costi? Cosa c’è? Non riesci a trovare il lato divertente della vita da solo? Come il fatto che tu sia riuscito a essere l’unico fottuto spermatozoo in grado di vincere la Cumming Race? Oppure il fatto che tutti qui siano già passati a pensare ai loro problemi? Qua nessuno ti aiuta a ridere cocco, la vita devi renderla tu stesso la tua commedia o arrenderti a vivere una tragedia.”

    Sfogo rabbioso del Clown Champion, il quale però sembra essersi calmato. Il ragazzetto tira un sosp-SMILE! SMILE SUL GIOVANOTTO CHE COLLASSA! Le persone ai fianchi del ragazzo colpito fanno volare in aria pop-corn e bibite che cadono addosso all’ex pizzaiolo. Ciro guarda la scena si tocca la parte bagnata e… si lecca le dita prima scoppiare a ridere.

    “AHAHAHAHAHAHAH! Mi sono lasciato un po’ prendere, però adesso ha un bel sorriso sul volto il ragazzotto. Quindi ho fatto il mio dovere. Posso anche andarmene… ANZI NO! MA CHE DICO!? Manca la battuta! Beh la battuta è: Axel Storm.”

    Silenzio.

    “Cosa? Già così dovrebbe far ridere. Dovrebbe far ridere qualcuno la figura di un uomo che continua a perdere nonostante faccia dei successi. La figura di un fabbro che si è fatto il mazzo in carriera, ma che ha ottenuto molto meno di quello che forse avrebbe meritato. Il tutto perché? Perché non basta impegnarsi. Axel potrà essere bravo per tutta la propria vita senza però meritare successi, per il semplice motivo che non è al livello giusto. Ha un limite oltre il quale non potrà mai andare. La vittoria del titolo è stata una parabola felice, ma una semplice favola che io ho contribuito a distruggere e farlo tornare alla realtà e anche dopo questo cosa ha in mano? Un pugno di mosche. Ha giocato a fare il duro con me. Non si è lasciato intimorire, ma appena ha potuto mi ha voluto colpire per atterrarmi. Perché io sono il fottuto uomo nero che vive dentro il suo armadio, sono il suo IT Factor, proprio come Pennywise mi sono insediato nella sua testa e sono diventato una persecuzione. Mi ha messo al tappeto perché aveva paura di lasciarmi in piedi, salvo poi la settimana successiva combattere fianco a fianco con me. Un uomo che reso la parola sacrificio un concetto da stamparsi in fronte. Ma nella vita i sacrifici non sempre portano a risultati concreti. Le persone come Storm non riescono a fare nulla che non sia lavorare e spaccarsi la schiena, eppure non sono in grado di raggiungere le vette. Sono brave a lavorare, come ho già detto, chi è uscito maggiormente distrutto dall'ultimo tag team? E perché proprio tu? Semplicemente perché hai tanti muscoli e grinta, ma poco cervello. Non hai pianificazione e non ragioni in maniera lungimirante. Altrimenti perché credi che Becca stia con uno come te? Sei facilmente influenzabile.”

    Inclina il capo sornione il pagliaccio.

    “Alcune persone possono anche avere la capacità di spostare montagne, ma non verranno mai ringraziate o riconosciute per le proprie abilità. Semplicemente perché non sono in grado di reggere il centro dell’attenzione o perché stanno meglio a fare i muli da soma. Axel, caro mio, tu sei un tipo di questa maniera. Ti fai in quattro quando c’è da lavorare e non guardi ai lati negativi, né tenti di preservare te stesso e la tua salute. Prendi per esempio la ragazzina che hai consolato durante l'ultimo HighWay. Prima che tu le dessi il tuo lercio cappello, secondo me non sapeva neanche della tua esistenza. Il tutto perché vai a testa bassa contro il nemico per distruggerlo manco fosse un muro, ma non ti rendi conto di quello che ti succede intorno. Non ti interfacci con il resto. Sei un burbero fabbro e va bene così! Non devi denigrarti o sentirti male per questo motivo. Non devi dispiacerti. Ognuno di noi ha un posto designato nella vita, il tuo è quello di fallire quando stai per raggiungere una vetta troppo alta e ricadere. Ma ehy, sei bravissimo nel rialzarti. Questo te lo concedo. Quindi non demordere. Contro di me sarà una bella sfida magari, ma perderai, perché è quello che hai sempre fatto in queste occasioni e le vecchie abitudini sono dure a morire. Ci vediamo al Pay Per View!”

    Con un salto Jokester se ne torna sul suo bel triciclo, ma prima di andarsene si volta verso la platea.

    “It’s gonna be so fun!”

    Detto questo la classica musica da circo, ma distorta, accompagna l’uscita di Mister J dal centro della pista. Il tutto mentre la folla si chiede come Storm risponderà a queste ultime accuse e chi sarà il campione che andrà a ExploMania contro il vincitore della Iron Man Rumble.
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    EWS Zone. La Highway Arena è oramai vuota, eccezion fatta per una persona che è rimasta qui, stesa sul ring a pancia in su. È Jokester. Il pagliaccio della federazione è rimasto in quella posizione, senza muoversi per tutto il tempo finché non sono usciti tutti dal palazzetto. È rimasto lì dopo l’attacco subito da Axel Storm e non ha proferito parola. Solo sul volto un compiaciuto sorriso si è formato quando ha iniziato a riprendersi completamente. Una panoramica dall’alto ci regala la visione del clown disteso come se fosse una stella, con gli arti dritti e parzialmente rilassati, nel bel centro del ring. Lentamente la panoramica scende compiendo un percorso circolare che ci avvicina al malato sorriso dell’ex pizzaiolo. Una volta giunti a una distanza giusta l’Undisputed Champion può finalmente parlare.

    “Peek-a-boo!”

    Adesso la risata viene liberata, quando la telecamera si avvicina, difatti, scatta con il collo in avanti facendo una linguaccia per poi rilasciare il capo nuovamente sul mat ridendo come un pazzo.

    “Divertente, è stato divertente. Ho visto la messa in atto di un joke davvero sopraffino e quando queste cose succedono nella vita di tutti i giorni c’è sempre da gioire. Storm ha voluto attaccarmi direttamente alle spalle, facendo in modo di incutere timore dentro di me. Quando a me è bastato semplicemente fare finta. Il sottile confine tra il fare e il fare finta è qualcosa di così labile che non tutti possono comprenderlo, o forse no? Discorso troppo complesso. Mi scoccia farlo, ma devo comunque dire qualcosa a riguardo. Facciamo così: qual è la differenza tra me e Storm? A parte la cintura s’intende! Come? Domanda difficile? Provateci dai… mh, no. Risposta sbagliata. La differenza è… l’intenzionalità. Ogni cosa che faccio io è perché voglio farla. Non mi lascio guidare da sentimenti quali rabbia, tristezza, paura… forse la gioia, quella un po’. Perché in fin dei conti faccio quello che faccio perché mi diverte, perché lo trovo divertente. Sono un inseguitore di gioia. I am a Joy Seeker. Storm invece si lascia guidare dagli impulsi, fa le cose di fretta e pensa che la legge del taglione sia quella più adatta. Si lascia guidare dalla sua amabile mogliettina che vuole stargli dietro per avere un uomo da manipolare e poter dire di essere una tipa tosta. Credo che siano una mascherata migliore del mio trucco, ed è un complimento.”

    Si lascia andare ad una roca risata.

    “Non credo che il nostro amico fabbro riesca a capire quello che deve fare. Non si presenta con un piano e pretende di esserne comunque provvisto. Vuole portare avanti la sua crociata contro l’uomo che lo ha privato del titolo, ma ricordiamo che non lo avrebbe inizialmente avuto non fosse stato per Becca. Ricordiamo come lo abbia perso contro di me e come egli voglia tentare di impensierirmi attaccandomi quando presumibilmente meno me lo aspetto. DAVVERO? QUESTO E’ DIVERTIMENTO PER ME! Voglio essere un bersaglio. Perché è la cosa che mi riesce meglio. Voglio che si generi anarchia attorno a me e quale metodo migliore se non essere quello che tutti puntano? Sono pronto a continuare la mia Road to Explomania… anzi: HAPPYMANIA! JOYMANIA! JOKEMANIA! SMILEMANIA! Scegliete voi quale slogan vi aggrada di più, sono un pagliaccio generoso che condivide con il prossimo in fin dei conti.”

    Sorriso smagliante con denti digrignati che collidono l’uno contro l’altro con la mascella che si muove a destra e sinistra.

    “E a proposito di condividere. Dovrò condividere con Axel una squadra. Nella prossima puntata saremo contro Azing e Murphy. Davvero ottimo, non c’è che dire. Non è ironico? È questo che adoro della comicità: gira come una ruota e ti restituisce quello che offri a essa. Proprio l’uomo che vuoi annientare dovrà essere il tuo compagno, che ne pensi Storm? Mi sembra di ricordare che tu non sia uno che va d’accordo con i propri tag team partner. Dovrei forse andare a scomodare il vecchio JACK POWER! Che astio che c’era. Oppure potrei chiedere anche alla tua consorte. La tua bella mogliettina che ha invaso lentamente la tua vita sentimentale e lavorativa, ma con quest’ultima le cose sembrano andare… bene? Beh, non sono un consulente matrimoniale, ma se lo fossi ti direi di guardarti le spalle dato che quando state insieme sullo steso ring le cose non sono le migliori, o comunque c’è uno della coppia che prova ad aggrapparsi più agli ori che ai sentimenti… piccolo indizio: non credo si tratti di te. EHEHEH!”

    Con un colpo di reni Mr. Smile si mette seduto con la telecamera che accompagna il movimento. Adesso siamo vis-a-vis con l’Arlecchino della EWS.

    “Vediamo di che pasta sei fatto fabbro. Se sei una focaccia molle o se sei un tozzo di pane secco. Io sono pronto a divorarti e farmi una bella risata, perché tu credi di aver perso tutto, quando hai solamente perso una cintura che non ti apparteneva e che non meritava di essere tua. Ti mostrerò cosa può fare un SEMPLICE pagliaccio. Time to smile, bitch! The Joy Seeker is coming for you!”

    Risata sguaiata con la telecamera che, ancora una volta, fa una panoramica, stavolta allontanandosi. Infine il buio cala nel palazzetto e l’unica cosa che si distingue è Mister J che continua a ridere.
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    Meravigliose!
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    La EWS Zone è fin troppo calma al momento, ma sappiamo che questa non è una situazione destinata a durare troppo a lungo. Infatti non appena ci sembra che il silenzio sia pronto per essere spaccato a metà dai rumori, si presenta l’entità più caotica di tutta la federazione: Jokester!
    L’Undisputed Champion compare sullo stage con la cintura attorno alla vita - possiamo notare come l’Undisputed Championship sia stato personalizzato riportando una fantasia che richiama il facepaint di Jokester! - e a cavallo di un triciclo con al manubrio attaccati miriadi e miriadi di palloncini. Notiamo come anche lo stesso Mister Smile sia tirato di tutto punto per quel che riguarda l’abbigliamento. Il completo da pagliaccio migliore è stato inaugurato questa sera per l’importante occasione. Avvicinandosi allo squared circle la sua theme sfuma assieme alle risate preregistrate, ma solamente per lasciare spazio a quelle vere e sfornate live dall’ex pizzaiolo che, giunto a metà rampa di ingresso, scende dal triciclo e inizia a distribuire dei palloncini ai fan disposti nelle prime file. Gli spettatori della EWS sembrano inizialmente titubanti su questo dono inaspettato e fuori chacacter del clown, ma alla fine si convincono e… nulla accade. Un palloncino è un palloncino in fin dei conti. A questo punto il carnevale vivente della federazione sale sul quadrato e si arma immediatamente di microfono.

    “I AM HAPPY!”

    Fa una smorfia disumana il campione, una smorfia che possiamo vagamente associare a un sorriso.

    “Finalmente dopo tempo immemore sono riuscito a raggiungere quello che mi ero prefissato e ora… e ora?”

    Il pubblico aspetta una risposta, che però non arriva. Jokester si gratta il capo come se fosse imbarazzato e non sapesse cosa dire.

    “Sapete… è stata una strada così tortuosa e lunga che non credo di avere ancora dentro di me le parole adatte. Quindi, semplicemente, non dirò quello che mi ero prefissato perché non sarebbe la cosa spontanea. Non sarebbe la cosa più sincera, né la cosa più divertente. Perché forse è questo il punto. Prima ero troppo serio e avevo perso la mia allegria. Ero troppo concentrato e avevo fatto diventare la rincorsa al titolo un’ossessione. Ma da quando ho perso tutto. Da quando ho accettato di essere un pagliaccio nella commedia che è la mia vita… ho iniziato a prendere tutto alla leggera. Ho smesso di portare pesi sulle spalle e nel cuore e ho iniziato a ridere come non mi capitava da anni. Con la risata tutto se ne è andato ed è nato un nuovo me che, adesso, con la cintura attorno alla vita riesce a pensare una sola cosa: HO VINTO IO! STORM E AZING HANNO PERSO! MARAMEO!”

    Una sonora linguaccia è la risposta del Clown Champion che torna a sfornare una risata gracchiante.

    “Perché non è più importante raccontare la storia di come ci sono arrivato. L’importante è esserci. E cosa ancora più importante è aver fatto in modo che non ci siano né Matt né Axel al mio posto. Ho infranto il sogno del fabbro e ridimensionato l’attore megalomane. Posso ritenermi soddisfatto? Neanche per sogno! Perché voglio che questa sia la nostra celebrazione, la Happy Celebration! Oggi è un giorno gioioso. Ma anche io sono consapevole che dietro il sorriso più limpido può nascondersi un’insoddisfazione. Non la mia certo. Ma quella di qualcuno che vuole fare il duro con me, che crede di non avere paura. Ma tutti hanno paura. E anche le cose allegre si possono trasformare in qualcosa di… terribile.”

    Non appena Jokester termina la frase tutti, e dico tutti, i palloni precedentemente regalati ai fans disposti nelle prime file scoppiano… e da loro esce del sangue. Chi si è impossessato di un palloncino si ritrova macchiato di quello che sembra essere sangue. Subito si scatena il panico con l’Undisputed Joker che se la ride a crepapelle.

    “Ben vi sta. Dovete sempre salvaguardarvi, siete i portatori della vostra risata personale. Se non vi aiutate e preservate da soli finirete per cadere dentro una bara con foto della vostra vecchia vita e la cosa potrebbe causarvi danni cerebrali permanenti. Ma non perdiamoci in ulteriori chiacchiere.
    Sono il campione della EWS e ho vinto utilizzando TUTTO quello che mi fosse possibile usare. Perché anche l’inaspettato e il bizzarro fa la sua parte in questa storia. Perché ho portato avanti il mio credo un po’ folle e guarda caso mi ritrovo la cintura. Sono un tipo coerente in fin dei conti, vero Axel? Ti invece cosa puoi dirmi? Vuoi giocare a fare il duro, ma chi è quello che è finito steso per primo e che si è andato a fidare fin troppo del prossimo per… tutta la sua carriera? Chi è che è finito fregato per tutta la sua vita? Sei tu caro il mio fabbro. Perché incarni perfettamente questo soprannome. Io sarò un buffone, ma tu fai ridere a crepapelle. Non riesci a tenerti un’alleanza che sia una e anche con la tua cara mogliettina le cose non sembrano andare per il verso giusto. Eppure… vuoi dimostrare di essere migliore di come appari.”


    Scuote il capo sconcertato l’ex Ciro.

    “Sei come i palloncini che ho portato prima. Fuori ti mostri sfavillante e meraviglioso, ma dentro sei pronto a esplodere da un momento all’altro causando un gran macello a chi ti sta intorno. Ma non preoccuparti. La tua è una situazione condivisa da migliaia di persone, solo che loro decidono di farsi dare una mano psicologicamente o farmacologicamente. Vuoi passare per il tipo ultra e iper serio? Bene! Vediamo se prossimamente sarai ancora capace di rimanere così poco coinvolto quando andremo faccia a faccia in maniera più diretta. Potrei disegnare un bel sorriso su quel tuo volto. O potrei farlo sul bel visino della tua mogliettina. Vedremo se in quel caso sarai ancora così impassibile. Perché è questo quello che ho deciso. Quando arrivo a un traguardo non voglio fermarmi. Non voglio mollare. Voglio settare un nuovo livello e andare ulteriormente avanti. E grazie a te ho compreso già quale sarà: toglierti l’inespressività dalla faccia e vedere cosa nascondi sotto quella vitrea e calma maschera che indossi. Se c’è qualcosa che odio più che mai in questo periodo sono le persone troppo composte.”

    Si gratta nervosamente il collo il Clown come se la cosa provocasse un fastidio fisico oltre che psicologico.

    “Sperando che il mio incontro con il rientrante Murphy sia qualcosa da mettere allegria. È sempre stato un tipo affine alla risata e a far festa, credo che si potrebbe creare una buona atmosfera e magari, perché no, proporgli il modo in cui io mi diverto. Questo incontro sarà la mia dose di eventuale buon umore, anche se credo non sia la stessa cosa per Ryann. Ahhh, da quanto tempo ci conosciamo Ryann? Quante vite sono passate da quella volta in cui parlammo e ti diedi consiglio per qualcuno di quei tornei in cui ti avventuravi senza pensarci due volte? O quanto tempo è passato da quando ci siamo massacrati nella mia vita passata? Ere geologiche ipotizzo. Quante ce ne siamo combinate e come ci siamo divertiti. Ma non è questo quello che conta… ma la salute! Ah, no. L’importante è vedere di farsi una bella risata… o che tu ne faccia fare una a me, perché sai… credo che un campione necessiti di momenti giusti per rilassarsi e prendersi i giusti premi e io voglio una contesa che mi faccia ridere e divertire. Credi di essere all’altezza? Pfff. Bella questa. Me la segno. Suona bene. Mi raccomando Axel, prendi appunti. Magari potresti avere l’occasione giusta per prendere spunto e dare vitalità alla tua smorta vita per due motivi:
    Primo. Ti mostro come si comporta un vero campione.
    Secondo. Prendi esempio dalla vitalità di qualcuno che torna sul ring dopo tanto tempo, anche se sarà uno spettacolo dedito al mio vezzo.
    Ma soprattutto...
    - Jokester si tira i lati della bocca eseguendo il suo distorto sorriso andando a sottintendere di "sorridere" - In caso contrario ti farò da insegnante, ma ti avviso che il mio prezzo è salatissimo.”

    A questo punto Jokester si slaccia la cintura e la alza al cielo sorridendo a suo modo.

    “Smile for me.”

    Detto ciò risuona nuovamente la musica del campione per l’arena che viene subissato di fischi, non solamente per la sua indole e per aver attaccato verbalmente Storm; ma anche per il tiro mancino dei palloncini insanguinati. Certo è che l’ex pizzaiolo ha iniziato il suo regno con una celebrazione di tutto rispetto, anche se ha voluto fin da subito dedicare il giusto spazio al suo prossimo rivale. La Road to ExploMania non poteva avere inizio migliore.

    Edited by †Voltaire « - 5/4/2020, 00:00
  10. .
    Il sorriso di Jokester fa capolino e vediamo subito il suo faccione sorridente.

    “Infine eccomi qua. Ancora una volta, veste diversa, ma sappiamo tutti che l’abito non fa il monaco… a meno che il monaco non sia effettivamente cambiato. Ma quanto sono cambiato?”

    Inclina il capo con fare emblematico, ma non lascia troppo tempo nell’aria quel quesito. Troppa è la voglia di rispondere.

    “Una lunga incubazione la mia, un lento passaggio alla consapevolezza e alla scelta su chi volessi essere veramente. Un eroe diventato antagonista, divenuto pagliaccio. Emblematico, poetico, affascinante? Tutte parole, quello che conta è ciò che avete di fronte a voi. E potete farvi una grassa e grossa risata. Perché la gioia è il sentimento che dovreste provare più di tutti in questo istante, perché il vostro amabile clown di quartiere è riuscito in un batter di ciglio a fare quello che molti solamente sognavano. Ma arriviamoci con calma. Solamente un buffone poteva pensare di riuscire nell’impresa di rinascere e portarsi sotto il titolo in un così breve lasso di tempo. Solamente uno fuori di zucca come il sottoscritto poteva sperare di ottenere un risultato del genere… e così è stato. Ma facciamo una piccola lezione di storia.”

    Fuori inquadratura qualcuno lancia verso Mr. J qualcosa. Una bomba, una riproduzione di quella che sarà in palio al Pay Per View. L’arlecchino della EWS la afferra al volo.

    “Mister Bomba, questo è il mio nome. Lo sono stato in passato e ho reso questo incontro la mia specialità, anche se non ne farò parte qualche parola va sprecata. Sono da sempre l’uomo che parte a razzo. I miei sprint bruciano tutti gli avversari. Il mio debutto e anche le mie scelte discutibili, si… parlo dell’idea di partire come numero 1 alla Rumble. Ero pazzo fin da allora, ma ehi… sono arrivato alla fine e mi sono rifatto l’anno dopo. Questo per dire che… io riesco sempre al primo colpo a fare le cose per bene e poi mi accompagnano le imprese per sempre. La Bomba è stata una buona la prima e dopo quella anche una seconda. L’unico ad averne conquistate due nella carriera. Qualcosa vorrà dire. Perché ho capito una cosa dottore… la bomba… SONO IO!”

    Jokester lancia la bomba alle sue spalle che esplode rumorosamente tra fumo e luci.

    “Sono io la vera bomba. Pronto a scoppiare e portare innovazione in un contesto che si è appiattito decisamente troppo. Sembra di essere in una puntata di una soap di serie Z con Azing che continua a voler giocare a fare il duro.”

    Joke tira fuori un paio di occhiali da sole e li indossa.

    “Ehy, anche io so essere figo e cool. Adesso scritturatemi per una sceneggiatura farlocca, sono pronto a mettermi in gioco fino al momento in cui non mi sarò scocciato. In quel momento per dare una spinta alla mia carriera inizierò a comportarmi come un cazzo di cavaliere e trovarmi un compagno che puntualmente mi tradirà. Perché è questo il punto Matt, tu indossi continui maschere e ti sei immedesimato in una per parte della tua esistenza perché non eri pronto a reggere il peso della vita vera. Ti sei nascosto e hai usato la maschera da cavaliere come qualcosa che ti schermasse e ti proteggesse. Perché non eri pronto a essere un adulto vaccinato, non eri pronto a fallire e rialzarti. Hai preferito scappare come un vigliacco e impersonare qualcuno che non eri, perché non eri e non sei quello che hai finto di essere o qualunque cosa tu voglia mai essere, non renderai reali le tue fantasie di vanagloria. Perché non puoi portare il peso della responsabilità. Hai sempre avuto paura di essere rotto, di spezzarti e hai mollato poco prima. Non ti sei spinto al limite come il sottoscritto e non hai saltato la staccionata per finire dall’altra parte. La tua è stata una metamorfosi a metà. Un lavoro incompleto nato per paura e non per dedizione. Tu indossi la maschera per scappare, io mi tolgo la maschera e mostro quello che sono per quel che sono: pazzo, folle, rotto, disagiato. Ma almeno sai una cosa? Non sono finto e mera apparenza come te.”

    Discorso fatto serio, nessun sorriso… salvo poi scoppiare in una risata nervosa. Come nulla sia accaduto o successo. Respira a pieni polmoni e con gli occhi spalancati Jokester.

    “Ma non sei il solo a indossare una maschera. Anche Storm se la cava bene nel gioco del mascherare la sua paura di perdere ciò che ha sempre desiderato. E non sto parlando dell’amore della sua mogliettina. Sto parlando del suo adorato titolo, arrivato quasi per caso dopo una rincorsa durata anni. Come ci si sente a trovare finalmente il proprio tesoro? E cosa si prova a vedersi come un mezzo uomo dalla propria compagna? Perché anche Becca non credeva che tu potessi farcela, non credeva che il suo uomo potesse vincere, per questo ti ha aiutato e continuerà a farlo. Non perché creda in te, ma perché sa che da solo non ce la faresti. Fai la facciata da uomo duro, da chi vuole tentare di colpirmi dove fa male, ma io sono un individuo diverso. Ciro de Curtis è morto e non tornerà, ora c’è solo Jokester. Mentre tu sei solo un fabbro che ha trovato l’oro per caso e che verrà presto derubato. Cosa ti rimarrà poi? L’amore della tua consorte? Forse, ma saprai di avere al tuo fianco qualcuno che non crede realmente che tu sappia conquistarti il ruolo che ti spetta con le tue forze. Avrai al tuo fianco qualcuno che non si fida di te e che non ti vede come un uomo. È tutto finto tra di voi. Avete funzionato finché la cupidigia non si è fatta spazio in voi. Ad Axel per avere la cintura, a Becca per avere al suo fianco qualcuno che contasse… perché Storm, prima di questo incidente fortuito non eri nessuno. E tornerai a essere nessuno anche dopo, ma in quel caso tranquillo… potrai contare su di me. Sono un esperto di rinascite!”

    Fa un breve sorriso e una pausa.

    “A meno che voi, tu e Matt, non abbiate paura. Perché non vi siete mai soffermati a pensare a cosa voglia dire questo incontro. Azing ha da perdere la sua ultima occasione titolata, certo c’è la Rumble… ma quello è un discorso a parte. Dico questo perché Aries se perde questo treno non ha più nulla da chiedere. Storm, ha tutto da perdere… o forse poco. Ha già perso il rispetto della compagna in fin dei conti, perderà l’occasione della vita. Io invece… cosa ho da perdere? Sono arrivato a questo incontro sconfiggendo Soul in un Ladder Match. Ho iniziato le mie richieste dopo essere stato in grado di sconfiggere Shane Hero, cosa mai riuscita a nessuno. Cosa altro avrei dovuto fare? Ho AMPIAMENTE dimostrato quello di cui sono capace. Arrivo qui carico come non mai. Non ho nulla da perdere. Comunque vada io ho vinto. Avete tutti fatto il mio gioco.
    Perché era quello che volevo. Arrivare in pompa magna quando c’era di fronte a me un avversario, in questo caso due, non pronti o per meglio dire; pronti a perdere tutto. Quante volte ho vissuto questa esperienza in passato? Arrivando carico e subendo cocenti sconfitte. Dovevo rimediare. Dovevo ricostruirmi. Ogni. Santa. Volta. Perdevo tutto, ma non demordevo. Arrivavo con la pressione addosso e con la necessità di voler vincere. Ora invece sono molto calmo e tranquillo, perché ho compreso che non devo vivere tutto come la massima delle sfide. Mi trovo dentro una spettacolo da circo e il mio momento preferito è l’esibizione corale, quella quando tutti i clown scendono in pista e si sfidano per far ridere la platea. La risata più forte vince, sempre. Ho imparato a ridere delle mie disgrazie passate e questo mi ha dato la giusta forza per andare avanti e divenire quel che sono.
    Alle volte un individuo ha solamente bisogno di una piccola spinta. Io ho avuto quella giusta finalmente e ora sono qua. Azing e Storm, al contrario, dovranno averne ancora per svegliarsi dal sonno di normalità nel quale vogliono crogiolarsi. Ma non mi lamento.”


    Scrolla le spalle il pagliaccio.

    “Nella vita bisogna accontentarsi e sorridere alla fine. Quindi stasera indosserò la mia faccia felice e porterò gioia e allegria a tutti. Perché è questo il motivo per cui sono qui.

    SO… JUST SMILE!”


    Joke si tira le labbra nel suo classico sorriso e lentamente l’immagine sfuma.
  11. .
    “La vita è come le scale. C’è chi scende e c’è chi sale.”

    Risata solita del clown della EWS che si trova stravaccato, a testa in giù, sopra una scala. L’immagine ci suscita nausea e disagio, ma il sorriso di Jokester rimane imperturbabile.

    “Cosa dite? Mi vedete capovolto? Forse siete voi ad avere una prospettiva sbagliata di come le cose stanno andando. Forse siete voi che avete distorta la visione del mondo. Credete che io abbia un piano, in realtà tutto quello che faccio è guidato dal caso. Dall’ineluttabile risata che la vita vuole farsi sulle mie povere spalle, prima semplicemente non me ne rendevo conto e facevo discorsi sconclusionati. Pfff. C’era un tempo in cui credevo di salire e invece scendevo. Adesso mi dite che mi sto calando nel baratro e invece credo di star volando. Buffo, no?”

    Si fa una grassa risata il pagliaccio.

    “Eppure la gente continua a vedermi come l’intruso della situazione. Come il clown che si è invitato al compleanno senza avere accordi prima. Non è triste tutto ciò? Solo perché ho sconfitto Hero, solo perché sono riuscito in un’impresa dove altri avevano fallito. Già, dopotutto dovrei saperlo che qui in EWS le cose non vanno sempre come si spera. Si va incontro a situazioni spiacevoli, tipo quella di essere visto come il terzo incomodo in una situazione che, almeno apparentemente, dovrebbe essere avvincente. L’attore ed il fabbro si sono divertiti a tirarsi blandi insulti, a far credere all’altro di avere il dono della parola. Ma ho io un bel discorso per loro.”

    Breve pausa e poi… una pernacchia. Sonora e roboante. Questa la risposta dell’atleta dal volto dipinto con un sorriso.

    “Ecco, questo riassume il mio pensiero. Su di voi. Sulla contesa titolata. Sulla storia che si è creata. Io lavoro per me. Io faccio ridere me e me soltanto. La risata è qualcosa di prezioso che non può essere distribuito come nulla fosse. Concede credibilità ad un’artista, quella credibilità che Azing ha perso venendo sconfitto da Storm, la medesima credibilità che Axel non ha acquisito perché aiutato dalla sua cara mogliettina. L’arlecchino è arrivato in ritardo, ma la pagliacciata si era già svolta. Un sonoro peccato. State calando, proprio quando credevate di star salendo. Non parliamo più di scala, ma di una ruota panoramica. Dopotutto avete visto un bel panorama dorato con tanto di placchetta con nome inciso sopra.”

    Con un portentoso colpo di reni l’ex Ciro si issa sulla scala e si volta verso la telecamera, stavolta in una posizione normale.

    “Avete visto cosa accade quando il caos della risata irrompe. Troppo pomposi con i vostri discorsi a farvi accuse e reclami, che non avete visto me arrivare e colpirvi forte. Alla fine però avete riso. Vi siete resi conto che l’unica cosa per prendere bene quella situazione disperata era ridere. Perché quando si raschia il fondo del barile è l’unica cosa che si riesce a fare per impedire alla mente di vagare e impazzire in maniera netta e subitanea. Ecco perché io voglio entrare nel paese della cuccagna che mi si trova di fronte. Affrontare Kael è qualcosa di… divertente, perdonatemi la sterile scelta di parole. Ma è questo il bello. Essere pronto ad affrontare il tutto con colui che posso definire un fratello, qualcuno che ha in comune con me molto… aspetti di vita e ideali, seppure siamo diametralmente opposti. Io lo riconosco questo. Riconosco quello che abbiamo creato in passato e quello che stiamo creando ora. Quindi sarà proprio per questo che voglio dimostrare di essere pronto al salto. Non sono solamente un pagliaccio con un sorriso dipinto, sono un uomo nuovo che ha detto addio alla sua precedente maschera e si è reso conto che l’unico modo per vivere la vita è… rendersi conto di che genere cinematografico si tratti. Non si può interpretare il protagonista di un film d’azione se si è in mezzo ad una tragedia. Si sbagliano i tempi, le battute e persino i passi. Questo è dove peccano Azing e Storm. Credono di essere i protagonisti quando, in realtà, si sono fermati solamente ai provini.”

    Mister J fa una capriola e atterra perfettamente al suolo, dando le spalle alla telecamera.

    “C’è chi scende e chi sale. Io per molto tempo sono sceso, portando sulle spalle il peso di una vergogna che ora non comprendo più. Io sono l’arlecchino di questa farsa, con la consapevolezza di riuscire a ricoprire il mio ruolo e molto altro. Contro Soul sarà una battaglia, una delle tante che ci aspettano, perché le nostre strade sono fatte per incrociarsi. Mentre quelle che mi portano a Storm e Azing sono degli spettacoli itineranti che ci portano verso un’unica grande certezza: Il gran galà chiamato Undisputed Championship.
    È ora che l’arlecchino o il pulcinella si tolga la maschera allegra e metta la maschera da guerra, ovviamente sempre con il sorriso.”


    Jokester si tira i lati della bocca mostrando il suo distorto sorriso, dopodiché si allontana nel backstage
  12. .
    Una risatina sommessa apre il collegamento con Jokester, questo il nuovo ring name adottato da Ciro. Il pagliaccio della EWS è seduto su di una sedia con fare stravaccato mentre inclina il capo prima a sinistra, poi a destra, poi nuovamente a sinistra.

    “Ah-ah-ah.”

    Il movimento è ritmico, come quello di un orologio.

    “Che bella battuta finale la mia, no? Come quale? Quella dello scorso HighWay ovviamente. Ho rubato completamente la scena ed ho mostrato cosa mi interessa. Sono arrivato. Ho colpito. Ho mostrato. Dimentico qualcosa? Mhhh. Credo di no, ma non dubito che Azing voglia sicuramente dire la sua a riguardo. Come ci si sente ad essere messi nella parte buia dell’inquadratura, si piange? Eh?”

    Il clown mima una faccia triste.

    “Buona questa! Me la segno per le prossime occasioni. Eppure non è questo il momento dei proclami. Non è questo il momento di far ridere, no signori. La cosa divertente è stata portata in pompa magna da qualcun altro. Da Azing e Storm stessi. Hanno dato vita a qualcosa di topico. Hanno contribuito a dare vita allo spettacolo più divertente e indecoroso che la EWS abbia mai visto. Storm campione. Azing che recrimina. E Rebecca che fa la mogliettina impacciata. Sembra di essere in una cazzo di soap!? Quale sarà il prossimo passo? Scoprire che Rebecca e Azing scopano alla grande? Eppure era tutto così… classico. Gli eventi ci hanno messo il giusto zampino e lo spettacolo è stato esilarante. Non trovate divertente che la prima grande vittoria da campione del mondo di Axel sia da imputarsi a sua moglie? Come se lui non sia capace in solitaria? E non credete che Azing sia patetico nel suo volersi reinventare campione che convince solo per perdere contro qualcuno che è ‘arrivato determinato’? Io ho trovato tutto ciò esilarante e mi sono fatto una grossa risata e mi sono detto.”

    Mr. Laugh fa un profondo respiro.

    “Perché non buttarti anche tu in questa mischia? Perché mi son detto? Perché no? Perché non farlo. Ho archiviato Shane e sono andato avanti in questa mia epopea personale, ma non ho uno scopo. Non ho qualcosa che voglia VERAMENTE compiere o fare, questo perché oramai ho detto addio al vecchio me e sono un individuo nuovo, tutto da scoprire, anche per me stesso. Dovrei fare quindi i soliti proclami di chi vuole quella cintura? Tsk. È una solfa trita e ritrita. Finirei per dire le solite cose. Allora ci ho riflettuto. Perché volere una cosa per me, quando posso, invece, toglierla agli altri? Certo. Privare Storm della sua cintura e farlo cadere nuovamente in un vortice di desolazione. Fargli assaggiare il paradiso per poche settimane prima di rispedirlo nell’oblio… e poi c’è Azing. L’adorabile piccolo Azing, cosa ci ha regalato negli ultimi mesi? Interpretazioni sotto tono, proclami vuoti e… un regno opinabile? Cosa ricordate del suo regno titolato? Eppure è durato anche abbastanza. Io… non ho memoria. È questo il nodo cruciale. Il punto di volta della barzelletta vivente che Azing è.”

    Sorrisetto fintamente imbarazzato.

    “Sei una macchietta Azing. Sei un personaggio trito e ritrito. Sempre prevedibile. Sempre lì, pronto a cavalcare la cresta dell’onda, ma mai in grado di reggere il peso delle responsabilità che ti porti dietro. Sei una facciata, una bella balconata imbandita a festa per una processione che non passerà mai per la tua via. Quindi… basta provarci, basta illudere te e la gente del tuo staff che, poverina, continua a sperare che tu vinca qualche premio o riconoscimento per la tua passata carriera da attore.



    È finito il tempo delle mele, puttana! – cit. AH, HO DETTO CIT.!”


    Mr. Joke scoppia in una risata alla sua stessa, squallida, battuta.

    “Ridiamoci su per non piangere troppo, ma questa è la verità. Avete bisogno di tirarvi su con il morale e a questo ci penserò io. Siete due figure mogie che troppo necessitano di una fiala di adrenalina e risate. C’è chi è abbattuto per non aver sfruttato come si deve l’occasione della vita e che verrà ricordato come quello che è stato favorito dalla moglie. L’altro perché, nonostante i successi, rimane più grigio di un pomeriggio britannico in autunno. Ma ora basta. Arriva Jokester!”

    Jokester si alza e si tira i lati della bocca con gli indici, simulando un macabro e distorto sorriso.

    “Let’s put on a smile on that face!”
  13. .

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    Handler: †Voltaire «

    Nome Wrestler: Jokester

    Soprannomi: Mr. Smile, The EWS Clown, Mr. Joke, Joke, Mr. Laugh

    Vero Nome Wrestler: Ciro de Curtis

    Data di Nascita: 1 Aprile 1987

    Hometown: Napoli, Italia

    Altezza: 178 cm

    Peso: 95 kg

    Theme Song: Joker Music Video | Rock & Roll Part 2 - Gary Glitter

    Entrance Wrestler: Le luci vanno via qualche istante e si ode per il palazzetto una sinistra risata: “AHAHAH!” Dopodiché arriva in scena Jokester di gran passo che salta sullo stage a ritmo della sua theme. Nel percorso sulla rampa provoca il pubblico e, in varie occasioni, tira anche qualche scherzo alle prime file. Una volta sul ring sale su uno dei paletti andando a mostrare il sorriso distorto dal trucco, forzandosi anche violentemente il sorriso stesso con gli indici.

    Caratteristiche Wrestler

    Gimmick: Il clown folle della EWS. Nulla è rimasto del vecchio Ciro, l’amorevole pizzaiolo. La sua psiche non ce l’ha fatta più e… PUFF! Adesso è un pazzo anarchico che non conosce regole e non gli interessa neanche di imporla. Fa quello che vuole, quando vuole, agendo secondo il suo codice. Adora le cose buffe e trova sempre il lato divertente delle cose, anche quando non ci dovrebbe essere portando eventuali interlocutori alla disperazione o al nervosismo.

    Attitude: Heel (25/05/2017 - ...)
    Face (02/03/2012 - 25/05/2017)

    Descrizione Fisica: Jokester ha messo su più massa rispetto a prima, quando era Ciro, ma questo non lo ha cambiato di molto. I capelli sono rasati di lato e sparati davanti agli occhi, in modo confusionario. Il volto perennemente truccato in una smorfia che potrebbe richiamare un sorriso. Indossa pantaloncini lunghi che vanno a richiamare i colori del trucco, diversi in base alle occasioni. Completa il vestiario con dei guanti.

    Stile di Lotta: Caotico. Non da punti di riferimento. Mentre si concentra sulle gambe, può andare a colpire la testa e le spalle per impedire all’avversario di avere delle idee su come difendersi. La predilezione nelle sottomissioni è rimasta sotto forma di manovre scorrette ed al limite del regolamento, improntate a dimostrare superiorità nei confronti del rivale.

    Catch Phrase:
    - “Smile for me!”
    - “Just smile!”
    - “SMILE!”
    - “Commedia… tragedia… dov’è la differenza?”
    - “Io sono un clown, ma tu sei un vero pagliaccio.”
    - “Ero abituato alle bestie da circo, ma tu stai esagerando…”
    - “Non fa ridere.”
    - “Bella battuta… anzi no.”

    Taunt:
    - Sorride in maniera sadica
    - Forza un sorriso tirandosi i lati della bocca con gli indici
    - Risata
    - Balletto in solitaria
    - Balletto con l’avversario
    - Capriole

    Moveset--

    Striker Moves:
    Break the Ice! (Una serie di Rights & Lefts Hands terminati con la messa a segno di un Forearm Strike)
    Angry Stomps
    Risata strozzata (Serie di cinque Stiff Kicks. I punti colpiti sono rispetivamente in ordine: ginocchio destro, coscia sinistra, fianco destro, braccio sinistro e il tutto terminato con un calcio frontale all'altezza del petto)
    Clubs To Neck
    Short-Arm Clothesline
    Running One Leg Dropkick
    Back Dropkick
    Hip Toss
    Drop Toe Hold Takedown
    Lariat
    Spinning Wheel Kick
    Leg Drop
    Elbow Drop
    High Knee Strike
    Forearm Strike
    Chop (Back Hand, Stiff, Mongolian)
    European Uppercut
    Smile Kick (Step-Up Enzugiri Kick)
    Joke! (Leg Lariat)
    PUN TIME! (Combo: si tratta di mettere a segno una serie di calci che vanno a colpire dapprima le gambe e poi vanno a salire verso l'addome, una volta arrivati qui De Curtis passa all'attacco con delle Back Hand Chops. Il tutto terminato con un Ambo!, ovviamente i colpi vengono messi a segno nella maniera più Stiff possibile)
    JOKE KICK! (Busaiku Knee)
    Yakuza Kick
    Put on a Happy Face! (Inverted Stomp Facebreaker)

    Submission Moves:
    Cloverleaf
    Inverted Cloverleaf
    Indian Deathlock
    Crucifix Armbar
    Camel Clutch
    Ankle Lock
    Heel Hock
    Sleeper Hold
    Surfboard
    Bow&Harrow
    Dragon Sleeper
    Jokester Special (Romero Special)
    Finding a Friend (Crossface Chickenwing)
    Clown Revenge (Snap DDT seguita dall'applicazione di una Triangle Choke)
    Smiling Pain (STF)
    Last Laugh (Running Knee Lift contro la testa di un avversario piegato in avanti seguita dall'applicazione di una Arm Trap Crossface)
    Camel Clutch
    Chin Lock
    Clawhold
    Shoulder Claw
    Stomach Claw
    Octopus Strech
    (Reverse Boston Crab
    Figure 4 Leglock
    Bite of the Dragon
    STS
    Muta Lock
    Funny Mutilation (Cattle Mutilation)

    Grapple Moves:
    STO
    Reverse STO
    Fireman's Carry Into Double Knee Gustbuster
    Implant DDT
    Hangman's Neckbreaker
    Atomic Drop
    Split-Leg seguito da una Sit-Out Jawbreaker
    Back Suplex
    Delayed Vertical Suplex
    Exploder Suplex
    Double Underhook Suplex
    Snapmare
    Facebreaker Knee Smash
    Pun of Despair (Oklahoma Roll seguito dall'esecuzione di un Dragon Suplex con posizione di pin annessa)
    Breaking Laugh (Inverted Atomic Drop seguito da una Double Knee Backbreaker)
    Laugh, Love, Smile (Trio di Suplex eseguiti solitamente prima della Vesuvio Eruption. Sono rispettivamente un: Belly To Belly, Fisherman e un Dragon.)
    Exibition Stopped(Vertical Suplex che permette di trasportare l'avversario, in piedi, alle proprie spalle e poi connettere una Neckbreaker)
    Clown Castle (Electric Chair Iconoclasm)
    Inverted Breaking Laugh (Manhattan Drop seguita da una Double Knee Facebuster)
    Joke Box (Butterfly Suplex into Cross Armbreaker)

    High Flyer Moves:
    Springboard back elbow
    Springboard or double springboard moonsault
    Moonsault
    Diving Headbutt
    Suicide Dive
    A Clown can dream (Diving Front Dropkick)

    Hardcore Moves: Tutto quello che permette l’immaginazione. Solitamente però una cosa che fa spesso è prendere il volto degli avversari e forzare un sorriso sul loro volto con le proprie mani.

    Finishers:
    - A Brave Clown Doing Enthusiastic Fails [ABCDEF] (Kneeling Half Nelson Driver seguito dall'applicazione di una Bridging Arm Triangle Choke)
    - Smile (Spinning High-Impact Discus Elbow Smash, spesso e volentieri diretto alla nuca invece che al viso)
    - Let’s Laugh Together (Rear Naked Choke con Jokester che ride durante tutta l’applicazione)

    Storia del Wrestler
    Questo è quello che rimane di Ciro. Jokester è il suo nuovo IO, la sua nuova essenza. I traumi del passato lo hanno cambiato e reso quello che è ora. Perché Ciro è morto. È rimasto nella bara con le sue vecchie foto. Quelle di una vita passata che non è riuscito a tenere lontano troppo a lungo. Questo è quanto. La risata è il nuovo mantra. Le persone sono state allontanate e non rimane altro che andare avanti… e ridere. Ridere. RIDERE!
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    "War in mask."

    Il volto dipinto di un giocondo Ciro de Curtis fa la sua comparsa in primo piano. Sorride il clown della EWS

    "Quale setting migliore per iniziare questo nuovo cammino dopo gli ultimi eventi? Ho affiancato Kael in un percorso di perfezionamento... non siamo divenuti semplici alleati, ma fratelli di un sentimento comune. La rivoluzione. Quello spirito che si incarna dentro ogni uomo e lo porta a desiderare il cambiamento vero e radicale. Questa società che viviamo non è adatta alle persone. Tutto si basa sull`apparenza, sul desiderio di avere tutto e subito. Nessuno è più abituato ai sacrifici. Noi vogliamo risvegliare le coscienze delle persone e dare loro modo di fare una scelta consapevole. Oppure no... vogliamo solamente essere due schegge impazzite. Io sono divenuto quello che sono perché il destino ha giocato con me e mi son detto: mai più."

    Il sorriso si distorce in una smorfia.

    "Da pochi mesi sono riuscito a disfarmi di una maschera che indossavo da anni. Quella dell'apparire, di sembrare. Ero Ciro. Un uomo povero e solo che soffriva. Desideravo adulazione da parte del prossimo e questo era la mia debolezza. Avrei dovuto essere io stesso metro di paragone di me medesimo. Ma non compiango il passato. Non avevo la visuale chiara. Adesso tutto è limpido. Tutti indossiamo una maschera fatta di ipocrisia. Io ho avuto il coraggio di lanciarla via e di ricominciare da zero. Quanti altri lo avrebbero fatto?"

    Breve pausa.

    "AHAHAH! La cosa divertente è che mi è bastato morire per essere libero. Finire in quella bara è la cosa migliore che potesse capitarmi. Eppure dopo aver tolto la maschera dovrò mettere una nuova. Castle ha deciso di fare le cose per bene e ficcare me ed Hero in un match cruento. Non vedo l'ora di iniziare. Mi sento come uno di quei bambini che si emozionano durante la loro primissima gita al Luna Park. Eppure un pensiero attanaglia la mia mente da tempo.”

    L’atmosfera cambia. La maschera di Ciro sembra sciogliersi, fino a farlo rimanere… senza volto?!

    “Tutti noi indossiamo una maschera. Da tempo immemore. Quando nasciamo ne siamo privi. Ma con il tempo il mondo ce ne impone una. Dobbiamo continuare a vivere con essa, come se fosse la cosa migliore. Come se fosse l’unico modo che abbiamo per vivere e per sopravvivere. È qualcosa che ci serve per stare con gli altri. Come se la vera essenza di cui siamo composti sia qualcosa di… fin troppo scabroso. Il privato è divenuto il luogo del vero IO, di quello che siamo nel profondo. Ma questo IO è divenuto sempre più solo, non è possibile metterlo a confronto con gli altri. Altrimenti… si finisce isolati. Se ci si fa conoscere la gente se ne approfitta. Sfrutta le debolezze dell’altro per sopraffarlo, o sfrutta i suoi punti forti a proprio vantaggio. È una guerra politicante. Io l’ho visto in prima battuta. Me ne sono reso conto troppo tardi forse. Eppure tutti indossiamo una maschera, un concetto trito e ritrito, ma che deve essere messo a fuoco sempre e comunque. In più di una occasione. Cosa vuol dire? Che siamo tutti dei fottuti ipocriti. Che quello che vogliamo non è mai detto apertamente. Che i nostri desideri sono profondi e che vengono adattati in una formula per il pubblico, così da sembrare qualcosa di condiviso. L’uomo deve fare credere all’altro di avere qualcosa in comune per andare avanti… io ho detto no a tutto questo. Io ero diventato la maschera dietro la quale si nascondevano tutti… fans della EWS e dirigenza stessa. Ero diventato uno zimbello. Mi era stata affidata questa maschera. Ma ho capito una cosa. Non era la mia maschera. Era la mia essenza. Era quello che ero diventato. E allora ho deciso di accettare quel ruolo e… ho capito che non era un ruolo. Dovevo offendermi? Ero uno zimbello per definizione. Incapace di portare a compimento il proprio piano principale. Incapace di buttarsi alle spalle il passato. Ero l’ombra di un uomo. Facevo ridere. Adesso rido anche io. Questa è l’unica differenza. Invece di nascondermi ho deciso di uscire allo scoperto. E proprio quella maschera che mi è stata affidata… ho scoperto fosse l’identità che sono dentro. L’emblema della risata sconclusionata. Non sono un agente del caos. Non sono un araldo del pandemonio. Sono solamente un uomo che vuole ridere.”

    Sul volto privo di lineamenti si apre un taglio. Dal taglio fuoriesce una maschera, una maschera da maiale. Uno degli animali cardine della Fattoria degli Animali di Orwell.

    “Da maschera di tutti. A zimbello mascherato. A zimbello incarnato. Non male come processo evolutivo.
    Ero la maschera di tutti perché combattevo al meglio e non mi tiravo mai indietro. Ero la perfezione per quelli che vogliono fare tutto con il minimo sforzo. Tifavano per me ed era come se vincessero anche loro. Si affidavano a me perché non riuscivano a farcela da soli.
    Ero uno zimbello mascherato perché non mi rendevo conto di dove sbagliavo e di come non riuscissi a buttarmi alle spalle tutto.
    Sono uno zimbello incarnato perché… beh, guardatemi. Non mi importa più nulla. Ed ora ho deciso di riprendere in mano la situazione andando a disturbare le persone giuste. Come Hero. La nostra non è una resa dei conti, ma una amorevole rimpatriata tra persone che si sono incontrate in miriadi di occasioni. L’eroe e lo zimbello. Suona bene come ballata, no? AHAH!
    Non voglio farmi risate su come la tipologia di match sia adatta. Di come la violenza sia solo secondaria al simbolismo delle maschere da animali. Ma credo che la cosa più centrale sia che lui è abituato a portare maschere. El Villano, Shane Hero. Ha parodizzato se stesso. Perché se non lo sapete c’è stato un tempo in cui Shane ha interpretato una versione parodia della sua figura, buttandosi nella mischia. Questo lo rende migliore o peggiore di altri che giocano a fare l’individuo dai multipli aspetti?



    Non lo so.”


    Spallucce. La maschera viene tolta e sotto ci troviamo nuovamente il volto dipinto di Ciro.

    “So solo che lui è arrivato sulla mia strada quando ero nel periodo di formazione e di evoluzione. Come una farfalla che nella crisalide subisce le angherie di altri insetti. Adesso voglio regolare i conti e non sono una farfalla, ma una vespa incazzata. Indossa quindi la maschera che preferisci Shane. Io ti colpirò fino a non farti avere neanche una faccia.”

    Pausa.

    “That’s life!”

    Sorriso. Fine.
  15. .
    Ancora un teatrino. Ancora un pupazzetto. Stavolta con una “H” impressa sul petto, l’H di Hero.

    “Un eroe cammina per il suo sentiero lungimirante.
    Cammina con fare da comandante.
    Corre e và dove crede meglio di fare,
    ancora non sa che tutto si sta per rovinare.”


    Il pupazzetto si muove baldanzoso per un sentiero. Durante il cammino trova ostacoli semplici da superare, come un masso o un albero abbattuti. Addirittura qualche scocciatore. Ma il pupazzo va avanti.

    “Il fiero eroe non ha paura di nessuno,
    ha puntato quello che brama il cuore d’ognuno.
    La gloria e la vittoria.
    Fine della storia.”


    A questo punto però qualcosa si frappone sul cammino dell’eroe. Un giullare.

    “E l’eroe si fermò. Incapace di comprendere.
    Un giullare? Questo mondo è una giostra da cui voglio scendere.”


    L’eroe tentò di superare l’ostacolo, ma il giullare imitava ogni suo movimento, impedendogli si continuare il suo cammino.

    “Come poteva un giullare far tanto fracasso?
    L’eroe si arrabbiò rimanendo di sasso.
    Lui che tutto aveva superato e che
    tutto il mondo aveva girato.
    Tirato in scacco da un tizio sorridente,
    l’eroe da ridere trovava poco e niente.”


    Eppure quando meno se lo aspetta l’eroe viene colpito. Il giullare improvvisamente cambia movimenti. Non imita più pedissequamente i movimenti dell’eroe. Un guizzo e zac. L’eroe finisce al suolo, privo di vita.

    “Perché il mondo è dei farlocchi,
    aprite bene gli occhi.
    Di chi malgiudicate e credete inadatto,
    sarà lui che vi spodesterà di soppiatto.
    Perché il cuore del giullare è il cuore sorridente,
    il cuore di qualcuno che non mente.
    Il suo sorriso è nato da dolore,
    ecco perché non cede mai il suo splendore.
    Il giullare oramai in città è arrivato.
    AH-AH! L’eroe il suo viaggio ha terminato.”


    Sull’immagine del pupazzo giullare, il collegamento sfuma.
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