Road to Happymania!

Part I: that's the deal!

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    Il collegamento si apre con un’immagine particolare. Ci troviamo in un luogo non meglio precisato, una stanza che non presenta nulla di particolare, eccezion fatta per la presenza di un cartonato in scala 1:1 di Ash Wallace. Il cartonato è perfettamente rassomigliante all’Asso e lo ritrae in una posa classica, di quelle che possiamo trovare anche nelle figurine dell’album da collezione delle Superstar EWS (mi raccomando, compratelo!). Passa qualche istante e una voce fuori campo interrompe la strana quiete.

    “Pefetto, Ash. Una delle tue migliori pose, il sorriso falsamente veritiero è presente e continua a scintillare di una luce opaca che proviene dai fasti del passato. Un po’ come le stelle che muoiono, ma all’occhio nudo sembrano risplendere anche centinaia di anni dopo la loro dipartita. Credo che sia la definizione adatta per il periodo nel quale ti trovi.”

    Ad entrare in scena dopo aver parlato è l’Undisputed Champion, Jokester; per l’occasione agghindato come un falso fotografo pronto al photoshoot. Applaude “l’esibizione” del suo futuro avversario di ExploMania, ma appare ancora non del tutto convinto.

    “C’è sempre però qualcosa che non mi torna. Come se mancasse quell’IT Factor che caratterizza un vero campione. Vediamo un po’ se così va meglio.”

    A questo punto il clown comincia a spostare il cartonato in tante posizioni diverse, senza però riuscire a fare in modo di essere soddisfatto. C’è sempre qualcosa fuori posto che lo fa stoppare dal continuare con la sua opera, come se non ci fosse un giusto modo di collocare Wallace. Alla fine lo rimette nella medesima posizione nella quale lo ha trovato a inizio segmento.

    “Credo di aver capito dove si trova il problema. Sei sempre tu ad aspettare che sia l’altro a fare la prima mossa. Sei sempre tu ad attendere che sia l’altro a guidarti dove pretendi di stare. Non comunichi e ti lasci guidare, senza però prenderti la responsabilità di dire: a me non sta bene. Certo, fai i tuoi discorsi sulla verità e sui piani che seguono l’ordine alfabetico, ma fino ad adesso i fatti sono un po’ diversi. Sei sempre tu a essere passivo nei confronti del destino. Come ho detto la volta scorsa, perché sei rimasto fuori da piani così alti per tanto tempo? Ti sei lasciato distrarre forse? Ti sei lasciato trascinare su altri lidi e ti è andata bene così. Non è che ti han puntato una pistola contro e han detto: Asso, sei bandito dal contesto che conta finché non vinci la Rumble. Quello è stato più un tuo cruccio, un desiderio… un’ossessione. E ora, nella puntata di Highway che ci aspetta, hai ancora il tuo destino nelle mani di qualcun altro. È un continuo affidarsi al prossimo la tua esistenza. Ti aspetti quasi che le code ti succedano a prescindere, tu fai la tua parte e poi deve venire tutto da sé. Non credi che sia un tantino egoista?”

    Corruccia la fronte fissando il suo sguardo negli occhi assenti del cartonato.

    “Credi che basti la tua parte? Credi che aver fatto bene in altre categorie della federazione valga qualcosa quando si parla di Undisputed Championship? L’unica cosa su cui conto è che tu ti sia quasi crogiolato sul fatto di fare squadra con qualcuno che portasse avanti la baracca, ti sei accontentato delle briciole di Tank e sei arrivato fino a questo punto con la mentalità del vecchio Asso. Lo stesso asso che era al vertice quando io debuttai nel lontano 2012. Ma sono passati otto anni, Ash.”

    Fa una pausa e comincia a girare attorno al finto Wallace.

    “Otto anni sono tanti e le cose cambiano, invece tu credi di essere sempre lo stesso meritevole biondo figlio di buona donna che andava contro tutto e tutti e poteva dire tutto quello che gli passava per la testa. Non è forse così? Ma se credi di essere il medesimo biondo di allora, sei tu il pazzo tra noi due. Stasera, come sempre negli ultimi anni, avrai il tuo futuro destino legato a qualcun altro. Alle scelte che questa persona renderà. Queste ultime influenzeranno il tuo destino… il mio non tanto, non mi interessa se saremo solo noi due o si aggiungeranno Shane e Tank. Non è importante. Più siamo meglio è forse. Un po’ di sana anarchia e di casino non guastano. Perché io so sapermi adattare in continuazione. Mi so evolvere, a differenza tua.”

    L’ex pizzaiolo adesso esce fuori dall’inquadratura, salvo poi tornarci poco dopo con un oggetto in mano che non riusciamo bene a distinguere.

    “Rinascere. Ecco. Questo è meglio di evolvere. Perché l’evoluzione prevede che si mantenga un collegamento con la vecchia vita, con la vecchia versione di sé e io ho deciso di abbandonare ogni cosa fosse legata a Ciro de Curtis. Non perché io voglia ripudiare chi fossi, come molti dicono, ma perché necessitavo di un cambiamento repentino e radicale. Avevo bisogno di iniziare una nuova vita, senza restrizioni e adesso mi sento veramente libero. Forse sarò un miserabile pagliaccio, ma almeno sono un pagliaccio sorridente e felice. Non è forse la felicità che tutti noi dovremmo ricercare? O forse a te non basta questo? Vuoi dimostrare a te stesso di essere ancora Wallace, la lingua biforcuta più veritiera della EWS? Ti lascio questa illusione, ma prima voglio ufficializzare una cosa che ho lasciato in sospeso la volta scorsa.”

    Adesso l’oggetto viene agitato. Si tratta di una bomboletta spray di color rosso cremisi.

    “Un patto è qualcosa di importante. Prevede che ci sia fiducia vicendevole su due fronti. Io… voglio fidarmi di te, voglio renderti consapevole di questo. Tu non credo ti fidi di me, ma è un dettaglio arginabile e superabile. Voglio fare un patto, una proposta. Voglio che il nostro incontro di ExploMania sia qualcosa di unico. Lasciamoci alle spalle il passato e avventuriamoci insieme in questa avventura verso un nuovo Wallace. A new Ace. Abbandona quello che sei per essere una versione migliore di te stesso. Lasciati alle spalle le pressioni del passato, perché è un qualcosa che a un certo punto diviene un fardello troppo pesante. È utile ricordare chi si è stati, ma arriva un momento nella vita in cui bisogna andare avanti. Altrimenti si rimane intrappolati nelle proprie convinzioni. Proprio come è successo a me e sta succedendo a te. Ma mi sto perdendo… AHAH! Il patto è semplice: lasciati andare. Non un ‘lasciati andare’ di quelli che ti vogliono spronare a essere qualcosa che non sei, o che vuole portarti al limite. Vuole essere un invito a spronarti verso una consapevolezza importante: con il passare del tempo ti sei imprigionato da solo. Sei diventato la prigione di te stesso. Nella tua mente è rimasto fisso il monito della rincorsa al successo e ti sta forse logorando.”

    La bomboletta viene portata verso il cartonato e Jokester dipinge un bel sorrisone rosso sul volto del canadese. Scoppia in una risata il pagliaccio della EWS.

    “Molto meglio, no? Sai, ti vedo sempre sorridere, ma mai ridere sul serio, con il cuore e con i polmoni pieni di aria. Respirare è importante. L’ossigenazione serve anche al cervello e al cuore. Lo dico per te, mi preoccupo anche perché saremo involontariamente compari, anche se non accetti il patto. Sai perché? Vuoi che te lo dica? Semplicemente perché voglio che questa ExploMania sia diversa. Voglio che questa ExploMania sia felice e contenta per chiunque ne faccia parte e per chiunque la vedo. Per questo ho deciso che andremo non verso ExploMania, ma verso… HAPPYMANIA!”

    Dicendo questa parola magica allarga le braccia e dal nulla vengono sparate stelle filanti e volano coriandoli. La scenografia della stanza per le fotografie viene praticamente a mancare dato che si rivela un orpello scenografico. In realtà i due si sono trovati fin dal principio all’interno di un circo, un circo molto strambo dove vediamo giocolieri, contorsionisti e altri clown. Ciro ride come un ossesso mentre la parola “Happymania” viene accesa con dei neon alle spalle dell’arlecchin danzante della federazione.

    “IT’S GONNA BE SO FUN!”

    La schiera di clown, tutti con facepaint diversi, attornia il campione indiscusso e iniziano a danzare attorno a lui che alza le mani al cielo in segno di dominio. Improvvisamente i pagliacci si fermano e fissano la telecamera con un sorrisetto sghembo. “All hail the Joyseeker!” , lo dicono all’unisono come fosse uno strampalato mantra. Poi fanno una pausa per riprendere fiato e… “To be continued…” – dicono all’unisono prima che il collegamento sfumi lasciandoci con infiniti dubbi, che sicuramente settimana prossima verranno risolti.
     
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