Explosion Wrestling Superstar

Posts written by †Voltaire «

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    “Ue uagliò bell stu puttanaio.”

    Perentorio come sempre Ciro de Curtis, entra in scena direttamente senza mezzi termini e senza presentazioni prolisse.

    “Come vi dicevo? Il caos regna sovrano e a nessuno importa che Castòl stia facendo i suoi porci comodi. Molte volte mi sono sentito dire che ho abbandonato i deboli, che non solo ho voltato le spalle alla I Dabliu Es, ma anche al mio popolo, alla mia filosofia. Dicevo di essere l’araldo di chi veniva sottomesso dal forte, ma qui io non vedo nulla di diverso da prima. Non vedo nulla che sia cambiato. Semplicemente voi vi siete fatti fregare nella maniera più semplice possibile, non riuscite a vedere ad un palmo dal vostro naso e la cosa è triste. Castòl vi sta trattando come i nobili romani trattavano il popolino, dando loro uno spettacolo confusionario e sanguinario in cui perdersi, così da non pensare ai guai nei quali si trovavano.”

    Scuote il capo.

    “Non riuscite a vederlo? Che senso ha mettere così tanta gente in così pochi mèc a Sammer Smescier? Che senso ha voler dare a tutti i costi una spettacolarità ad uno sciò che comunque sarebbe uscito ancor meglio con la giusta costruzione. Che senso ha voler correre ai ripari e chiudere la stagione dopo solo un AigUei post Ecsplomenia? Sono tutti dei mezzi di Benedict per portare l’attenzione lontano da lui. Sono tutti quanti dei sotterfugi per non andare a confrontarsi con la verità, quella che è unica e sola. Il fatto che egli non sia in grado di gestire la situazione e che non sia capace di essere equo. Abuso di potere con il sorriso sulle labbra, questa è la politica del vostro adorato vecchietto, ma siete troppo impegnati a gasarvi assieme alle sue frasi fatte per aprire gli occhi e rendervi conto che le cose non dovrebbero andare così.”

    Sospira quasi malinconico.

    “Io sono il cattivo di questa storia perché lo avete voluto voi, ricordatelo sempre. Io sto facendo quello che tutti al mio posto farebbero ed ora sono in ballo in una situazione che non mi piace. Assieme a gente che non è in grado di portare a compimento le proprie promesse. Gente che ha faticato tanto per raggiungere un obiettivo, ma che ha fallito miseramente. Gente che pretende di parlare di giustizia, ma che continua a riempiersi solamente la bocca perché magari a casa la moglie non gliela da più. Magari per questo ha deciso di tornare in I Dabliu Es dopo aver rotto il cazzo con un regno da Slobber Cnocher in cui voleva a tutti i costi i riflettori puntati addosso? Semplicemente non so che farmene di loro, non so cosa dire di loro dato che basterebbe descriverli per portare alla luce i loro punti deboli ed i loro difetti. Io certamente non sono uno stinco di santo, né tanto meno sono perfetto. Però riconosco i miei limiti ed i miei errori e sono pronto a ripartire da zero per arrivare in alto.”

    Inclina il capo, quasi emblematico.

    “Ho percorso una strada particolare nella mia Ròd tu Ecsplomenia, ho abbandonato tutto quello che faceva parte del mio passato per andare avanti e per ricominciare. Ho intrapreso un sentiero preciso fatto di tappe precise, senza voler strafare e senza voler affrettare i tempi. Sono arrivato vicino al successo, ma non sono stato in grado di afferrare la luce della ribalta, per poco certo, ma comunque ho fallito. Questo non mi ha portato ad abbattermi, anche perché questo avrebbe significato fari vincere voi con la vostra ipocrisia. Invece ho portato innanzi l’ennesima battaglia e sono uscito vincitore. Sono adesso in una situazione che non mi piace, come detto prima, ma non voglio essere solo uno che si trova lì per caso. Voglio essere un combattente. E seppure il mio viaggio sia iniziato nell’ordine; potrebbe finire nel caos. In un caos in cui tutti provano a sopraffarsi, in cui tutti saranno un po’ me medesimo, quel me stesso che nell’assalto a Zed di due Ecsplomenia fa voleva solo imporre se stesso e che voleva far vedere al mondo di essere più forte di tutto e di tutti. Quel Ciro che voleva solamente venire ricordato come l’uomo che ha deciso di essere più forte del destino.”

    Serra i pugni.

    “Come il Ciro che nonostante avesse la carriera e la vita ha rischio ha scelto di lottare lo stesso. Io anche questa sera scelgo di lottare, ma non solamente per l’Andispiutid Cempionscip, ma per me stesso. Perché io merito di essere qui nonostante la situazione attorno non sia delle più chiare. Ciro si merita quella cazzo di cintura e riuscirà a prenderla in un modo o nell’altro prima o poi. Nonostante i rivali siano tanti, nonostante Castol si metta di mezzo. Alla fine sarà Ciro a sorridere e ridere. Perché io merito di raggiungere l’obbiettivo che mi sono prefissato oramai da più di un anno. Perché merito di portare a compimento questo percorso durante il quale, volenti o nolenti, voi avete visto. Perché questo è Ciro de Curtis. Questo è quello che è diventato e non è qualcosa di cui vergognarsi. Questo è chi sono e lo sarò fino alla fine dei miei giorni.”

    De Curtis si avvicina alla telecamera. Sguardo determinato e famelico.

    “Ciro per sempre.”

    L’inquadratura sfuma e, lentamente, il collegamento si chiude.
  2. .
    “La collaborazione è il pilastro della riuscita.”

    Una sorridente Violet appare in scena, determinata più che mai.

    “So quello che potrebbero pensare in molti. Che forse il mio ruolo è riduttivo, che sarò solamente una spalla. Ma non è così. Avete ascoltato il mio discorso, no? Ho sempre detto di voler essere qualcuno che fa le cose come si deve. E proprio per tale motivo mi trovo qui. Voglio che anche le altre capiscano che non si può avere tutto e subito. Voglio che le Roses siano una categoria che è in grado di affrontare ogni singola difficoltà con il piglio giusto. Non siamo bambine viziate che ottengono sempre quello che vogliono, tutt’altro semmai. Proprio per questo ho voluto dare un attimo un freno ad Aileen e Misery. Entrambe pensavano di poter arrivare e chiedere la luna, pensavano di poter ottenere quello che volevano non nella maniera migliore. Aileen perché è arrivata ad interrompere un match valido per la cintura volendo essere ella stessa presa in considerazione.”

    Piccola pausa.

    “Misery, invece, perché continua ad ostinarsi ad avere quell’Adam attorno. Cara mia, quanto tempo è che te lo dico? Sei qui per combattere o per farti fare promozione alle spalle? Hai le carte in tavola per dominare, ma continui ad avere un freno a mano tirato su per il culo. Ed il suo nome è Adam Black.”

    A questo punto fa spallucce la rossa.

    “So che la posta in palio però è ghiotta e non rimarrò certamente a guardare mentre le altre vorranno raggiungere i propri scopi. Teniamo poi in conto che la perdente non potrà più andare per il titolo fino ad anno nuovo… la situazione diventa abbastanza scottante. Siamo tutte con il medesimo desiderio, ma l’unica cosa che cambia è il nostro approccio. È il nostro modo di raggiungerlo. Abbiamo tutte cose in comune e credo che debbano essere questi punti focali a venire analizzati più che le differenze. Sia io, sia Misery, sia Aileen abbiamo fame di vittoria. Metto noi tre assieme perché negli ultimi mesi siamo state le protagoniste della categoria assieme alla campionessa stessa e a Celica che ha iniziato a mettere la testa fuori dal buco nel quale pareva essersi rintanata. Noi vogliamo qualcosa di buono per la categoria e vogliamo dare il nostro contributo, ma – come detto prima – le cose non vanno sempre come sperato.”

    Ammicca.

    “Questo però non deve fermare me e la mia voglia di fare. Sono pronta a far capire a tutte di che pasta sono fatta per l’ennesima volta e sono pronta a dimostrare alla Takeba che posso prenderla a calci in culo con il dovuto tempismo. Perché io non dimentico quello che è avvenuto in passato, ma non serbo rancore. Non è una questione personale, qua si parla solamente di come le cose devono essere fatte. Ed ho già in mente un piano ben preciso. Quindi, Yukari, se riuscirai a stare al mio passo le cose andranno esattamente come devono andare. Non preoccuparti. Ci sono qui io con te.”

    Thumbs up alla telecamera e sorriso sono l’ultima cosa che vediamo. Il collegamento si chiude.
  3. .

    qbNkwga



    Benvenuti all'ennesima preview della EWS. Un appuntamento fisso che può far piacere leggere e sul quale intavolare un discorso. Anche questa edizione sarà orfana di me, ma solo in parte. Voglio comunque fare una piccola introduzione all'evento di chiusura della stagione appena trascorsa. Abbiamo avuto molti personaggi interessanti, abbiamo avuto faide divertenti e siamo pronti a chiudere una stagione che, tutto sommato, si è dimostrata molto interessante. Abbiamo di fronte un evento non scontato, a parte due match credo. L'impegno c'è da parte di tutti e credo che, nonostante la card giustamente corta, si possa assistere a qualcosa di divertente. Quindi allacciatevi le cinture e spiccate il volo.

    Slobber Knocker Championship - Back To The Sea Match - Johannes Krauser II vs Jace Lynn©

    Insomma, la stipulazione farebbe felice i maschietti in caso di sconfitta della Lynn ( Lynn bagnata, Lynn sfortunata, in questo caso ). Tolte queste cose, credo che sia arrivato il momento per Krauser di chiudere la stagione con un titolo alla vita. Jace ha dato tanto, credo almeno io, al titolo ( sia la prima vittoria storica, sia la difesa ad Explomania ) e perdere contro uno come l'Emperor of Hell, al suo secondo tentativo, ci può stare. In caso contrario, ne perderebbe un po' la figura di Krauser, ma non è detto che si possa rialzare all'inizio della prossima stagione entrando in un'altra orbita titolata. Forse per Jace è tempo di tornare fra le Roses dopo aver dimostrato che si può fare veramente di tutto.

    Vincitore: Krauser II 80% - Jace Lynn 20%


    Slobber Knocker Championship - Back To The Sea Match - Johannes Krauser II vs Jace Lynn©

    Trovo la situazione leggermente diversa rispetto ad un mese fa, ma per il risultato fa tutta la differenza: Jace Lynn oltre ad aver scritto la storia del titolo SK vincendo la cintura ne è diventata una dei migliori campioni e per quando non sfigurerebbe assolutamente come campionessa anche oltre il PPV devo dire che Johannes Krauser ha persistito e s'è ripreso dalla leggera flessione della sua metà di stagione. In ogni caso questo match permette una sconfitta poco compromettente per entrambi e chiunque sia campione a Roulette rischia di trovarsi avversari osticissimi quindi mi andrà bene chiunque ne esca campione.

    Vincitore/Vincitrice: JKII 55 % - Jace Lynn 45 %


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    World Tag Team Championships - Summer Street Fight Match - Axel Storm & Rebecca Harley vs Ash Wallace© & Mr Tank©

    Salvo sorpresone e il cuore dimostrato da sempre dagli Storms non li vedo vincitore contro il Dream Team di Ash & Tank.

    Vincitori: Storms 1% - Ash & Tank 99%


    World Tag Team Championships - Summer Street Fight Match - Axel Storm & Rebecca Harley vs Ash Wallace© & Mr Tank©

    Anche qui secondo me vale più o meno lo stesso discorso. Storm e Rebecca hanno dimostrato che anche una coppia mista può mirare ai titoli di coppia, arrivando addirittura a vincerli e a difenderli più volte. Certo, trovarsi davanti due mostri sacri come Wallace e Tank è stata una sfida che sfiorava l'impossibile ed infatti i wannabe sposini hanno ceduto al dinamico duo i titoli di coppia. Credo fermamente che Tank e Ash difendano, sia per ristabilire un po' di sicurezza all'interno della divisione Tag-Team, sia per un po' di soddisfazione personale. Anche qui, come per Jace, forse è arrivato il momento per Storm e Rebecca di dividersi, almeno sul ring : là fuori ci sono parecchie occasioni da cogliere e se imbroccano la giusta via, possono dare tanto nelle rispettive categorie, anche se così ne perderebbe un po' la divisione Tag-Team.

    Vincitore: Wallace & Tank 70% - Storm & Harley 30%


    nDT1fsa



    True Berserk Championship - Beach Crowd Graveyard Title vs Nickname Match - Drake Mason vs Kael Soul©

    Bravi entrambi e molto adatti a tenere alto il nome della cintura. Se, al posto di Mason, ci fosse qualcun'altro il lanciatissimo Kael Soul sarebbe stra-favorito, ma la faida è personale e molto accesa, quindi è anche più aperta a ribaltamenti di fronte per incattivirla ulteriormente: vedo comunque Soul vincitore pronto a dare a Drake Mason spunti per lanciarsi verso nuovi lidi.

    Vincitore: Drake Mason 30 % - Kael Soul 70 %


    True Berserk Championship - Beach Crowd Graveyard Title vs Nickname Match - Drake Mason vs Kael Soul©

    Qui siamo sul filo della parità. Da una parte una persona come Mason, che comunque ha dimostrato durante tutta la stagione di essere una vera e propria spina nel fianco nonostante il ruolo da 'rookie'. Dall'altra parte, un 'rookie' già più affermato come Soul, che ha dato una connotazione tutta sua al titolo True Berserk ( che è il titolo che più si modifica in base al portatore, nella mia personale opinione ). Forse do in leggero vantaggio l'imperatore perchè durante l'anno in qualsiasi storyline si è trovato ha dato il meglio di sè ed ha dimostrato quanto può fare bene : chiudere la stagione con la cintura ancora alla vita potrebbe dargli quel premio che merita.

    Vincitore: Drake Mason 45% - Kael Soul 55%


    nDT1fsa



    Women's Championship - Tag Team Match - Special Referee: Ember Celica - Aileen Wallace & Misery vs Violet & Yukari Takeba©

    Dopo aver letto male la card e aver dovuto correggere i miei pronostici mi limito a mettere la mia scelta sul quale debba secondo me essere lo scenario più probabile: Aileen schiena Violet che ha bisogno di riprendere momentum e verosimilmente tornerebbe effettivamente una pretendente valida al titolo solo nel 2019 (magari è la prossima Rose Of Eden), mentre Misery si limiterebbe ad attendere con la bava alla bocca e smaniosa di vendetta il gennaio 2019 per scatenare casino su qualsiasi pretendente al titolo (ma magari fa casino pure prima e trova il modo di uscire da sta situazione scomoda.) Yukari potrebbe addirittura perde la cintura qui, ma credo comunque che possa sopravvivere almeno fino a Roulette o Degenerate Horror. (Oltre la vedo davvero difficile.)

    Vincitrici: Aileen & Misery 66 % - Yukari & Violet 33 %


    Women's Championship - Tag Team Match - Special Referee: Ember Celica - Aileen Wallace & Misery vs Violet & Yukari Takeba©

    Le vere protagoniste di questo match saranno tre, ne sono certa. Innanzitutto Ember Celica, che da special referee ha un potere sulla storyline in più rispetto alle altre. Più incidere in una maniera negativa o positiva, in maniera tale da avanzare, nel corso della prossima stagione, una qualche sorta di richiesta. Dall'altra parte, le due vere protagoniste sin da Explomania : Misery e Yukari, le due facce del Fair Play. Misery vs Yukari è un feud che secondo me merita di continuare nella prossima stagione, perchè ci hanno regalato un'intensa sfida... ma non credo Summer Smasher sarà il momento per far ottenere a Misery l'oro della divisione. Yukari difende, Misery beffata per colpa di Celica... e a Settembre si va di Triple Threat.

    Vincitore: Yukari Takeba 80% - Misery 20% - Aileen Wallace 0% - Violet 0%


    nDT1fsa



    Divine Championship - Sepe Santer vs Ryann Murphy©

    Match per nulla scontato, ad esempio son curioso di vedere come si svolgerà eppure ha finalmente un salvagente che lo manterrà particolarmente tranquillo anche di fronte a una sconfitta: tutto quello di cui ha bisogno è rimanere in forma mentre galleggia e continuare a nuotare verso l'Undisputed Championship da lui tanto agognato. Quando dovrà provare ad afferrarlo vedremo veramente quanto ripagherà la scelta di passare da Idolo delle Folle a Rocker Incompreso. In ogni caso attendo impaziente anche la prossima grande faida di Murphy e l'evoluzione del suo personaggio.

    Vincitore: Sepe Santer 25 % - Ryann Murphy 75 %


    Divine Championship - Sepe Santer vs Ryann Murphy©

    Ryann Murphy non ha strappato il titolo dalle mani di un mostro come Gideon per perderlo alla prima difesa titolata, soprattutto contro una persona come Sepe ( nonostante la breve risalita ad Explomania ). Questo è un match che secondo me ha un risultato totalmente a senso unico, giusto perchè Murphy è riuscito a tener testa ad uno dei campioni più tosti e forti della season attuale in EWS. Il titolo Divine poi è un titolo che secondo me ha bisogno di costanza che purtroppo ad ora Sepe non sembra poter regalare, cosa che invece Murphy garantisce, insieme alla qualità sempre al top.

    Vincitore: Sepe Santer 0% - Ryann Murphy 100%


    nDT1fsa



    Undisputed Championship - 6-Man Scramble Match - Awesome Mighty Erwin vs AM Azing vs Ciro De Curtis vs Devan Daniels vs Gideon Brand vs Kayle Gun©

    Siam stati fortunari a cominciare le Preview dopo la chamber, ma nemmeno in questa prima stagione di Preview mi salvo da un match a 6. Parto col dire che A.M.E. ha ben poche chance, ma per gli altri 5? Non riesco davvero a prevedere il risultato e poco cambia indovinare quanti schienamenti avverranno perchè è l'ultimo schienamento a contare davvero e in questo caso forse vedo un bestione come Gidoen Brand meno favorito in quanto ad agilità... dovessimo però assistere a un match devastante il fare piazza pulita e una buona dose di Boomya possono comunque fare al caso suo. In tutto questo Kayle Gun & Ciro De Curtis mi sembrano i più scaltri del gruppone e Kayle favorito perchè campione in corso. Aries dovrebbe essere tuttora in forma e pronto a farsi valere dopo l'imprevisto di Explomania, ma basterà?

    Vincitore: A.M.E. 1 % - Devan Daniels 14 % - Gideon Brand 18 % - Ciro De Curtis 20% AM Azing 22 % - Kayle Gun 25 %



    Undisputed Championship - 6-Man Scramble Match - Awesome Mighty Erwin vs AM Azing vs Ciro De Curtis vs Devan Daniels vs Gideon Brand vs Kayle Gun©

    Beh, questo è un match difficilissimo da pronosticare, veramente tosto. Proprio per questo, io la butto lì, outta nowhere. Ciro De Curtis Undisputed Champion. Dal nulla, roba da far buttare il fegato ai Mark. Chiudere la season così, con un Ciro che alza l'oro ai danni di gente come A.M.E. e AM Azing sarebbe proprio il WTF Moment con cui crei sin da subito hype per la prossima season. Kayle Gun, comunque, ha avuto il suo regno, con tanto di difesa titolata ad Explomania contro il vincitore della Rumble ( non l'ultimo arrivato, ma un certo atleta di nome AM Azing, non una robetta, ecco ). Quindi, se non è Ciro, sono comunque convinta che il match finirà con un cambio di titolo veramente discusso a livello Mark. Turn heel di Azing? Who knows!

    Vincitore: A.M.E. 5% - AM Azing 20% - Ciro de Curtis 50% - Gideon Brand 10% -Devan Daniels 10% - Kayle Gun 5%


    nDT1fsa



    PPV dalla card corta, ma molto gustosa. Magari un team in più nel match di coppia e una maggiore costruzione al match per il Divine avrebbero fatto la differenza. Capisco l'esclusione di Runt & Zed dalla card, ma Hiro Suzuki fosse stato più attivo avrebbe giovato dalla partecipazione a questo match di certo. Vediamo come andrà il futuro di qui in poi.
  4. .
    “Cosa dovrei fare adesso?”

    Ciro de Curtis, come sempre, si presenta in scena senza troppi fronzoli.

    “Sono semplicemente stanco di tutta la situazione attuale. Il buon vecchio Castol pensa di poter insabbiare quello che ha fatto, pensa di poter guardare avanti e di non pagare le conseguenze. E voi, caro il mio pubblico, continuate a dargli ragione anche quando vi ho ampiamente dimostrato che tipo di persona egli sia. Uno stupido vecchio che pretende di apparire in un modo, ma che in realtà è tutt’altro tipo di persona. Dovrei rimanerci male? Me lo chiedo oramai fin troppo spesso. Credo che neanche voi vogliate vedere le cose come stanno. Continuate a trovare geniali le trovate di un uomo che ha palesemente messo i bastoni tra le ruote ad un proprio dipendente. Continuate a credere che lui sia un volto rassicurante, che sarebbe bello vederlo sempre, ogni settimana. Peccato che voi non siate stati colpiti alle spalle come il sottoscritto. Eppure cosa ho fatto?”

    Sguardo emblematico.

    “Ho sempre fatto il mio lavoro. Ho portato avanti i miei ideali ed ho dato il massimo per questa federazione che mi bistratta spesso e volentieri senza motivo. Eppure io sono ancora qui, pronto a combattere. E continuerò a farlo. Ho battuto A.M.E. l’ho sconfitto in maniera pulita e avrei meritato di andare avanti e di prendermi lo spotlait. Avrei meritato di esserci io contro il campione, ma ancora una volta la situazione è stata decisa a tavolino. Castol ha voluto, ancora una volta, mettersi in mezzo a complicare le cose per il sottoscritto. Perché lui è un Van der Van che sorride più spesso, questa è la perfetta definizione per quel vecchio. Oramai sono stanco di tutta questa situazione. Sono stanco di vedervi applaudire le decisioni di qualcuno che sta palesemente facendo abuso di potere. Sono nel mec per il titolo Andispiutid. Un titolo che sono andato rincorrendo da quando? Mesi? Anni? Oramai non riesco più a tenere il conto perché la mia rincorsa va avanti da così tanto tempo che potrei spiccare il volo non appena deciderò di distaccare i piedi dal suolo. Eppure non essendo solo è come se lo fossi. Leggo i nomi dei miei futuri avversari e penso: perché? C’era necessità di inserire una caciara così grossa? C’era motivo per rendere la contesa per il titolo un caos asicurato?”

    Scuote il capo.

    “Come se Castol volesse, a tutti i costi, creare una mambassa per avere tutta l’attenzione del pubblico concentrata sul mec e lasciar perdere le contingenze. Lasciar cadere i dubbi sulle situazioni circostanti. Lasciar perdere il fatto di aver lasciato A.M.E. decidere da solo di spostare la sua sciot. Lasciar perdere il fatto di inserire un sesto membro a caso tramite Battol Roial solo per evitare che qualcuno venisse escluso dalle situazioni di botte. Sono semplicemente stufo di tutto questo. Un enorme specchio per le allodole. Questa è diventata la federazione. E nel prossimo AigUei sarò in coppia con Ezing e Deniels. A proposito… Ezing potrai anche avermi eliminato dalla finale della Rambol, ma ricorda che la prossima volta non sarà così semplice. Ti ho portato al tuo limite. Ho fatto la prestazione della vita secondo molti, sappi però che questa è la mia vita, io do sempre il massimo. Eppure… quella prestazione è frutto del sopruso che ho subito a mia volta da Castol. Un uomo che vuole portare avanti questo bisness ai danni di chi dice lui. Per vendere meglio un incontro che vedeva confrontarsi Marfi e Brand. E proprio quest’ultimo si è unito alla contesa. Evito di parlare al momento, ma verrà la situazione adatta. Per ora mi limito a dire che io sono pronto e che non mi lascerò mettere da parte come spera il vecchiardo. Io sono Ciro e sono venuto a prendermi quello che mi spetta. Distruggerò questo specchio per allodole e vi mostrerò la verità una volta per tutte.”

    A questo punto De Curtis volta le spalle e se ne va.
  5. .
    L’inquadratura si apre su di una rosa sotto una teca di vetro. Ad osservarla vi è Violet, l’ex campionessa ha un sorriso sul volto.

    “Tempo di rinascita. Tempo di conquista.”

    La rossa passa una mano sulla teca, con dolcezza.

    “Noi siamo rose. Siamo un fiore sbocciato che risplende di propria bellezza, ma siamo anche portatrici di spine e sappiamo far soffrire e sappiamo soffrire per prime quando ce n’è bisogno. Questo fiore rappresenta ognuna di noi più che mai, scelta più azzeccata non poteva essere fatta. Ma adesso è tempo di rimettersi nuovamente in gioco. Dopo la lunga strada per decidere chi dovesse essere la prima sfidante di Yuukari siamo di nuovo qui, pronte a giocarci la Rose of Eden. L’opportunità per riprendermi il titolo è a portata di mano e che cosa simpatica sarebbe avere i ruoli invertiti. Io che uso la rosa per riprendermi la cintura dalla Takeba? Sarebbe un prospetto interessante, ma non c’è da banalizzarlo in questo modo. Ci sarebbero molti discorsi da fare a riguardo, ma è ancora presto, troppo presto.”

    Annuisce convinta per poi distaccare la mano dalla teca.

    “C’è prima bisogno di fare i complimenti a Misery. Non sono bugiarda, né invidiosa. Ha approfittato della situazione e si è fiondata cinicamente verso l’obiettivo che voleva. È qualcosa che anche io avrei fatto se ne avessi avuto l’occasione. Ovviamente i complimenti vanno a lei, non al tumore maligno che si porta dietro e che si autodefinisce manager di successo.”

    Spallucce della rossa.

    “Dopo questa breve parentesi torniamo a noi. La Rose of Eden è giunta alla sua seconda edizione e noi siamo pronte, tutte, a dare il massimo. Ma io voglio essere certa di vincere per segnare l’ennesimo momento importante di questa categoria femminile che tanto vanto porta alla federazione. Voglio essere il punto dell’ennesima rinascita. Dell’ennesima ripartenza. Perché voglio dare un imput diverso a tutte noi. Vedete questa rosa, tutti la ammirano da lontano perché è bella, non alzano la teca per paura che possa appassire o venire ferita. Ma ella non è così, ella è più forte di quella che sembra. Ha le spine per difendersi ed è consapevole del proprio valore. Perché mai dovrebbe farsi svilire e venire gettata? Perché dovrebbe essere abbattuta? Perché la gente si limita solo all’aspetto e parte con preconcetti?
    Noi siamo rose, ma non per questo siamo solamente delicate, né siamo fragili. Siamo guerriere pronte a scendere in campo e dare il massimo ed io sarò l’amazzone primaria, la prima a scendere in campo per dare questo ennesimo segnale.”


    Violet afferra la teca con entrambe le mani e la solleva.

    “So che è qualcosa di già assodato. Un messaggio forse ridondante perché è qualcosa che anche le altre stanno già dando, ma credo che ci debba essere qualcosa di particolare stavolta. Qualcosa al quale le altre, forse, non hanno pensato. Dobbiamo lanciare un messaggio più chiaro. Sono stata la prima donna ad entrare della Rumble quest’anno ed ho fatto vedere ai miei colleghi maschi quanto io possa valere, ma quello era solo l’inizio. La Woman Revolution inizia ora più che mai e passa per la Rose of Eden. Restate sintonizzati ed osservate il cambiamento mentre prende forma, non ve ne pentirete.”

    Violet strizza l’occhiolino alla telecamera e poi abbandona la scena. L’inquadratura stringe sempre di più sulla rosa, bella più che mai.
  6. .
    “Eccovi la verità.”

    Ciro de Curtis in un attimo di relax, impegnato a fumare una sigaretta appoggiato ad un muro. Finalmente ci parla in maniera non criptica il napoletano, dopo settimane passate a lanciare messaggi e subire sabotaggi, non sappiamo quanto voluti.

    “C’è anche gente che ne dubita, ma lo avevo messo in conto. Dopotutto Mister Chestòl vi appare così perfetto, così simpatico. Eppure non si è fatto chissà quante remore a fermare il mio desiderio. Non si è fatto nessun problema ad impedire al detentore della bomba di utilizzare quest’ultima come meglio preferiva. Perché io non volevo rientrare nella Rambol, volevo puntare a qualcosa di diverso. Volevo inserirmi nel contesto del Divain così da sfruttare la sua particolare regola. Avevo dato quello che volevo alla rissa ed ero stato eliminato, mi poteva anche star bene. Sono una persona che accetta quando le cose accadono a patto che non siano scherzi del destino. Ma il caro vecchietto ha deciso che non andava bene, che c’era da intervenire e che l’incontro tra Brand e Marfi andava svolto così com’era stato deciso. Una scelta di marcheting e di bisness. Il bordcastin ha deciso così ed altre cazzate varie. La verità che so io è questa: avevo un diritto e mi è stato tolto.”

    Un tiro di sigaretta, dopodiché Ciro butta fuori il fumo.

    “E dovrei passare anche io per il cattivo in questo caso? La mia aggressione è stata legittima. Ho attaccato perché sono stato provocato, sono stato il primo a venir ferito in questa circostanza e voi non potete mica negarlo. Non potete chiudere gli occhi anche in questa occasione. Ho messo le mani addosso a Chestòl perché era la cosa che sentivo di voler fare. Tutti quanti erano pronti a difenderlo a spada tratta, sull’assunto che io fossi in errore. Che la mia fosse mera frustrazione. Non mi sembra però di aver dato adito a queste voci. Sono rientrato nella Rambol e sono andato vicino alla vittoria. Sono stato l’uomo più colpito dalle manovre finali degli avversari e mi sono arreso dopo una difesa stoica. Provate voi a fare qualcosa del genere e poi ne riparleremo, ma fino a quel momento abbiate la decenza di tacere e guardare come si porta avanti una crociata. Io non sono un fottuto martire che rimane a guardare e pretendo la mia vendetta. Pretendo che Chestòl paghi per quello che mi ha fatto. In qualunque altra situazione si griderebbe allo scandalo, ma non adesso.”

    Risata nervosa.

    “Quante volte in passato abbiamo visto comportamenti del genere da parte di Vàn Der Vàn? Quante volte lo si è fischiato ed ingiuriato? Qual è la differenza adesso? Qual è il punto di svolta? Che a subire le angherie è qualcuno che sta antipatico ai più? È qualcosa che mi da il voltastomaco. Soprattutto perché io quella Bomba me la sono guadagnata dopo mesi in cui ero stato escluso dai giri titolati. Sono stato zitto ed ho chinato il capo tirando avanti. Sono arrivato di nuovo in vetta e mi sono impadronito di un importante trofeo per poi vedermi castrare in questo modo. Non lo trovo assolutamente giusto e, se voi aveste un cervello, dovreste concordare con me. Ma voi siete solamente delle pecore che vanno avanti a belare. Le stesse pecore che il suddetto bordcastin vuole accontentare mandando avanti una faida come Brand contro Marfi. Perché le robe di contorno tendono a macchiare il tutto. Allora vorrà dire che me la prenderò con il povero Eruin, il vostro caro AME.”

    Altro tiro di sigaretta.

    “Un presunto baluardo della giustizia. Un uomo buono, quello che ero io un tempo potremmo dire. Le similitudini e le analogie si consumano facilmente, ma cosa dovremmo realmente dire? Che AME si è buttato in questa crociata perché è un pagliaccio, perché ha conservata una possibilità per il titolo mondiale, ma cosa ha fatto in questi mesi? Assolutamente nulla. Non ricordo interventi degni di nota. Non ricordo roba particolare. Anonimato totale. Ha partecipato ad occasioni importanti, ma ha sempre fallito la sua occasione. Il rimandare l’occasione titolata doveva essere un modo per maturare e crescere, si è rivelato un modo per riposare e vedere come vanno le cose. Come uno studente svogliato che rimanda l’interrogazione sperando di recuperare alla fine con l’ultima interrogazione. Sarebbe questo il vostro paladino? Sarebbe questo il vostro simbolo di pace? Io vedo solamente qualcuno che vuole provare a mettersi contro di me per risplendere di luce riflessa ed entrare in questo piccolo scandalo meid-in-IDabliuEs. Lui non è il salvatore della patria, non è nemmeno in grado di salvare se stesso.”

    Scuote il capo l’ex pizzaiolo.

    “Però sono pronto comunque ad affrontare il tuo burattino, Chestòl. Sono pronto a qualunque cosa perché checché se ne dica sono io la vittima qui. Sono io quello che si è visto privare un importante diritto e sono pronto a riscuotere il debito che hai con me con tutti gli interessi di questo mondo. La faccenda non è finita Benedict, chissà quando lo sarà… ma per ora goditi lo spettacolo. Perché quello che farò ad AME non sarà neanche lontanamente paragonabile all’inferno al quale tu sarai sottoposto tra non molto.”

    De Curtis butta via il mozzicone di sigaretta e si dilegua.
  7. .
    Un messaggio chiaro e semplice, sulla pagina EWS di Ciro de Curtis. Il napoletano ha scritto e fatto pubblicare un semplice messaggio con una gif in allegato:

    "La verità viene a galla per tutti. Basta solo aspettare."

    giphy

  8. .
    “Ci siamo finalmente!”

    Con addosso una felpa e mentre sorseggia una pepsi; Violet si appresta a fare la sua comparsa in scena verso il suo camerino. La rossa appare bella pimpante e gasata.

    “Sembra proprio che sia arrivato il momento di decidere chi sarà la prima sfidante per ExploMania. Un bel palcoscenico dove non voglio essere messa da parte e sono pronta a prendermi il posto che mi spetta. A differenza di molti io sono stata in grado di capire come funzionano le cose in questo torneo, ma sapete che c’è sempre chi vuole parlare troppo e chi vuole nascondersi dietro un dito accusatore, ma non temete. Io vado avanti per la mia strada e difficilmente mi preoccupo delle voci delle pecorelle smarrite. Sono una leonessa e mi limito a cacciare.”

    Ammicca alla telecamera con fare deciso.

    “Ammetto però che ci sono personalità interessanti ed ammetto anche di non essere la prima in vetta alla classifica. Settimana scorsa mi sono trovata assai bene a collaborare con Aileen, la ragazza sa il fatto suo. È caparbia e forte e già a suo tempo si fece vedere durante le Calyx proposte dalla sottoscritta, sinceramente credo che possa nascere qualcosa di interessante. Non sono minimamente preoccupata perché ho imparato, con l’esperienza, che spesso e volentieri farsi problemi prima di affrontare una sfida porta solo stress inutile. Bisogna vivere il momento come viene ed approfittare di ogni istante per goderne a pieno. Una cosa che dovrebbe provare a fare anche Misery.”

    Il sorriso diventa sprezzante adesso.

    “Misery ha le carte in regola per fare bene, ma continua a portarsi dietro una zavorra che la tiene troppo ferma. ‘Fai questo’ oppure ‘Fai quello’ non sono cose che una come lei dovrebbe sentirsi dire. Dovrebbe essere semplicemente libera di agire come crede, se poi sbaglia pazienza, avrà sbagliato… ma lo avrà fatto con la sua volontà. C’è sempre tempo per crescere ed alle volte una figura guida è utile, bisogna però capire quando è arrivato il momento di scendere dal seggiolone ed imparare a camminare sulle proprie gambe. Magari lo capirai presto o tardi, per ora però mi limiterò a dare il massimo. Prenderò il premio di questa Battle Royal ed andrò ad ExploMania a riprendermi il titolo che la Takeba mi ha sottratto. E quando lo farò non sarò carina nei suoi confronti.”

    In un sorso la rossa finisce di scolarsi la pepsi ed abbandona la scena.
  9. .

    Sito EWS. Un video è caricato. Una diretta. C’è solo un primo piano, il volto di Ciro de Curtis in un’espressione emblematica. Quella di un uomo che ha il peso del mondo sulle sue spalle, ma che forse non può dare a nessun altro tale fardello. Cosa è accaduto? Cosa ha portato Ciro in questo stato? Non ci appare neanche arrabbiato o rancoroso, quelli sono gli occhi di un uomo deluso da qualcosa… da qualcuno. Apre la bocca per parlare, ma nulla esce.

    “…”

    Solo un ronzio. Il segnale è disturbato, come se il video fosse corrotto o qualcosa di simile. Non comprendiamo a pieno quello che sta accadendo. Forse neanche Ciro se ne avvede perché continua a parlare come nulla fosse, ma le sue parole non ci sovvengono. Il discorso però fila a quanto sembra, da parte del napoletano. Muove anche le braccia compiendo ampi gesti con le mani. Come a voler sottolineare qualcosa di importante, di particolare, ma noi non possiamo saperlo ora.

    “…”

    Ancora quel segnale disturbato, come se ci fosse qualcuno dietro tutto questo. Qualcuno che vuole nascondere una verità? Di nuovo. Che ci sia Benedict Castle dietro questo o che sia semplicemente un guasto tecnico. Tutto potrebbe essere. Ultimamente il sito è in manutenzione ed incidenti di questo tipo possono accadere, può succedere, ma forse Ciro potrebbe vederci qualcosa di diverso, di nuovo. Eppure lui appare così fuori da questa situazione, ignaro di tutto. Poi il collegamento si chiude con un Ciro che scuote il capo. Un tecnico arriva in zona e parla con De Curtis, forse sta venendo avvisato delle difficoltà tecniche.
    De Curtis la prende… né bene né male. Si limita a sorridere e guardare in direzione della telecamera. Alla fine fa un semplice, ma perentorio gesto. Indica in direzione dell’inquadratura e sorride in maniera sghemba. Questo è il suo messaggio. Nulla di più. Nulla di meno. Cosa vorrà dire? Sicuramente lo scopriremo presto.

  10. .
    “Si ricomincia!”

    Violet, intenta a stiracchiarsi, ci viene mostrata in tutta la sua bellezza.

    “Certo che la Rumble è stata impegnativa, ma credo di aver mostrato a tutti quello di cui sono capace. Tutti pensavano le Roses potessero rimanere solo nel loro angolo, ma abbiamo fatto capire a tutti quanti di che pasta siamo fatte. Siamo composte dalla stessa sostanza dei pugni nelle palle e ciò è un dato di fatto.”

    Annuisce convinta dopo questa piccola perla.

    “Ma adesso non è tempo di fermarsi. Non c’è tempo per riposarsi dato che andremo al prossimo step della nostra avventura. Le Calyx sono in pausa e, dico finalmente, possiamo menare le mani con maggiore regolarità. Ammetto di essere stata inizialmente contraria alle prove, ma poi ho compreso che erano un modo per dire qualcosa, per dimostrare un nostro ideale. A turno le campionesse si sono mostrate e si sono messe a nudo per fare in modo di dire qualcosa non solo al pubblico, ma anche alle colleghe e questo è qualcosa di particolare, di unico. Nonostante questo però bisogna sempre essere pronti a tirare qualche cazzotto e la cosa mi rende assai felice. La storia del torneo inoltre mi gasa parecchio e credo che ci si possa divertire oltre modo, si va avanti e si annichilisce tutto quello che si trova sulla strada, facile no?”

    Violet sorride sorniona.

    “Misery e Celica hanno già dato e non starò qui a commentare le prestazioni altrui, ma posso assicurare che io mi darò da fare oltre modo per mettere i bastoni tra le ruote a tutte quelle che vorranno sottrarmi punti. Questa sera andremo contro la White e Merida, due delle rose che meno sono riuscite a sbocciare… e non posso dire che la cosa mi dispiaccia, non siamo un centro di assistenza disabili e chi non è in grado di reggersi sulle proprie gambe farebbe meglio a smammare, ma spesso e volentieri le persone sono dure di comprendonio. Ci penseremo io e Aileen quindi a far capire loro quale è il loro posto. In fondo alla classifica ad arrancare per sperare di mantenere il posto qui dentro. Se non si è competitive, allora, meglio lasciar spazio a nuove personalità. Non trovate?”

    Acida al punto giusto, come sempre.

    “Seppure questo torneo potrà portare punti singoli io credo che l’alleanza tra me e la Wallace possa portare a qualcosa di interessante. È una di quelle persone che qui dentro più di tutte si è impegnata, ma che difficilmente ha avuto quello che credeva di meritare. Sono felice di essere in prima fila per assistere a quello che ha da dare in questa occasione e curiosa di vedere gli sviluppi. Con questo non voglio dire che mi farò da parte, semplicemente che mi diverte la competizione e credo che questa Road to ExploMania sia iniziata nel migliore dei modi. Chiunque abbia qualcosa dire in contrario può confrontarsi con me ed il mio dito medio, offro una colonscopia gratuita. Sorry, not sorry.”

    Con una Violet grintosa si chiude il collegamento.
  11. .
    Tank è chierico, è risaputo che su HS loro rubano più dei ladri.
  12. .
    Il collegamento ci apre e non ci da neanche un’apertura contestuale, nessuna presentazione. Un’immagine nitida e secca. Ciro de Curtis, detentore della bomba ed uno dei favoriti per la Iron Man Rumble, di fronte ad una tomba in un cimitero. Molti si aspettavano una scena simile dopo i fatti avvenuti la scorsa settimana nella terza “puntata” delle cronache napoletane, ma adesso ne abbiamo la conferma. Il partenopeo si trova, presumibilmente, di fronte alla tomba della madre morta. In mano l’ex pizzaiolo regge la foto presa a casa del padre, l’unica foto in cui un neonato Ciruzzo è in braccio alla genitrice. De Curtis fissa la foto, lo sguardo non lascia trapelare emozioni, poi gli occhi si posano sulla tomba. L’inquadratura, suggestiva, riprende Ciro a mezzo busto; così da poter cogliere ogni sfumatura sia delle parole che del linguaggio non-verbale.

    “La morte spesso mi faceva paura. Ci pensavo ogni giorno quando ero più giovane, quando non avevo nulla. Ogni mattina poteva essere l’ultima in cui aprivo gli occhi. Avevo scelto una strada pericolosa, ma ero pronto ad affrontare i pericoli… tranne la morte stessa. Tentavo di non pensarci, ma i fantasmi del passato ogni tanto tornavano. Questo voi lo non avete mai capito, oppure avete fatto orecchie da mercante. Il fatto che mi accerchiassi di persone care era un metodo per evitare di considerare gli aspetti negativi della vita, eppure il fatto che voi mi abbiate voltato le spalle mi ha ferito, ma non mi ha spezzato. Mi sono rivelato molto più forte di quello che pensassi e sono andato avanti per la mia strada, quasi inaspettatamente. Non credevo di riuscirci, eppure venire abbandonato è stata la cosa migliore che potesse capitarmi. Mi ero imposto una fobia per il rimanere solo senza nessuna motivazione, mi ero imposto di essere un paladino della giustizia, un eroe, senza però considerare cosa volessi davvero diventare.”

    Un sorriso tra l’amaro ed il divertito prende piede sul volto dell’ex scugnizzo.

    “Quando ho compreso che potevo farcela mi si è aperto un mondo, non ero incapace, semplicemente non ci avevo mai provato. Iniziare a fare qualcosa di diverso ogni giorno è la chiave per il successo, così ho iniziato a contare solo su me stesso ed ha funzionato. All’inizio poteva sembrare dura, ma è stato poi tutto in discesa. La mia Odissea è sotto l’occhio di tutti, prima bollato come traditore e poi come arrampicatore sociale per la storia di Castòl e Tanc quando, in realtà, l’unica cosa che volevo era portare avanti la verità. Curioso, non trovate? Non mi stancherò mai di ripeterlo: io sono sempre lo stesso Ciro. Possono cambiare le parole che dico, ma i concetti sono gli stessi di prima, eppure a voi non sta bene. Non vi piace il mio modo di essere, ma questo non mi importa. Voi siete morti per me.”

    CdC abbassa lo sguardo, fissa qualche istante la tomba di fronte a sé.

    “Già. Morti. Cosa accade quando si muore? Non dico a livello metafisico, non parlo di anima ed aldilà. Parlo cosa accade per chi resta? Il ricordo di quella persona si fa nitido? Si sente mancanza? Si sente dolore atroce? Tutto questo ed altro, ma poi… tutto passa. Si va avanti, almeno così dovrebbe essere per molte persone. Per altri le cose non sono così idilliache, rimane un senso di vuoto ed incompiutezza, come se mancasse un pezzo importante. Come se ci fosse un collegamento indelebile con il passato, che non può venire dimenticato o nascosto. Qualcosa che ci blocca e ci impedisce di progredire, anche se lo vorremmo. Io mi sono sentito così alle volte da quando ho iniziato il mio percorso solitario, non perché avessi rimorsi, ma perché volevo davvero capire come fare a compiere l’ultimo passo. Poi è successo. Ci ho riflettuto a lungo, ma la soluzione è arrivata da sé, ma andiamo con ordine…”

    L’ex componente dei Nice Guyz inclina il capo, ridacchiando.

    “E’ successo più o meno quando ho avuto il mio secondo confronto con Tanc. Quello che mi è costato la partecipazione a contese titolate fino a poco tempo fa. Io volevo solamente portare avanti la verità ed assicurarmi una posizione qui dentro, volevo che il mio posto fosse al sicuro. Mi ero messo contro Benedict per il semplice fatto che vuole apparire per quello che non è, un uomo giusto e buono. Il contratto che volevo vidimare era semplicemente la mia assicurazione, un uomo che si mette contro il ‘potente’ deve pararsi le spalle. Le cose però sono andate in modo diverso e lì ho compreso una cosa, il mio desiderio non era solamente di arricchire la mia posizione, ma era un modo del ‘vecchio’ Ciro di fare la cosa giusta, per quanto secondo voi fosse un modo di vedere distorto e senza capo né coda. Il vecchio Ciro che influenzava il nuovo Ciro e lo portava a fare qualcosa che forse non sarebbe stato fatto in quel modo. Quando si cambia c’è sempre una fase di stallo in cui il vecchio ed il nuovo trovano un accordo provvisorio, potremmo chiamare questo istante ‘momento di assestamento’. Fino a prima dell’inizio delle cronache napoletano si è svolto questo periodo di aggiustamenti e piccoli spostamenti, poi ho iniziato questo viaggio per una motivazione precisa: essere nuovo del tutto.”

    A questo punto Ciro riguarda la foto e la tiene con entrambe le mani.

    “Ma per essere nuovo del tutto bisogna essere pronti a sacrificare qualcosa, quello che si era e si è così da avere di fronte nuove possibilità. È per questo motivo che siamo qui. È per questo motivo che c’è qui questa tomba.”

    Adesso la telecamera si sposta e veniamo a sapere qualcosa che, forse, si rivela inaspettato. La tomba non è della madre di Ciro. Sulla lapide sono incise tre parole, un nome: Ciro de Curtis. È la tomba di Ciro stesso! Vediamo che la fossa nel terreno è stata scavata e che la bara, scoperta, è già lì dentro; in essa di sono vecchie foto. L’inquadratura si avvicina e notiamo che sono foto dei momenti salienti della carriera di Ciro da face. La vittoria della Rumble, della Bomba, del titolo Undisputed etc.
    Il napoletano osserva tutte quelle foto e poi continua il suo discorso.

    “Dire addio a quello che si è e rinascere. Andare avanti per progredire.”

    A questo punto la Napoletan Submission Machine lascia cadere la foto dentro la tomba con le altre.

    “Essere pronto a sacrifici che nessuno farebbe. Potrei essere ritenuto un pazzo, ma io ho accolto ogni cosa che la vita mi ha dato. Persino la possibilità di ‘morire’ e tornare a fare quello per cui ho iniziato questo viaggio: essere il migliore. La mia morte spirituale oggi non era qualcosa che volevo condividere così sfacciatamente, ma ci sono tante cose da dire su quello che si trova nell’immediato futuro.
    La rambòl per esempio… eppure iniziare a fare un elenco sarebbe deleterio per tutto e per tutti, però c’è sempre bisogno di dire qualcosa per le grandi occasioni. Quindi direi di unire le due cose facendo un sentito discorso funebre.”


    A questo punto Ciro tossisce per schiarirsi la voce e sorride.

    “La morte viene per tutti, ma per me è arrivata prima dal punto di vista mentale che fisico, è stato doloroso? Forse sì, ma mi ha reso libero. Ho capito dove sbagliavo. Ho capito di dover dire addio alle cose che mi tenevano legato al vecchio Ciro, al Ciro sentimentale e carnale che si buttava anima e cuore in una situazione perché sentiva che era la cosa giusta da fare. È giunto il momento di essere più razionali e calcolatori. Doti che un possessore della Bomba dovrebbe avere senza problemi, dopotutto è nelle mie mani la scelta e sono l’unico in grado di portarla a termine.
    Non credo che i miei colleghi mi piangeranno o che avranno da ridire sulla mia scelta e sul mio modo di fare, almeno fino a quando non si troveranno faccia a faccia con me e comprenderanno che è giunto il momento di farsi da parte. Ciro non è più l’amicone di un tempo, ma questo lo hanno compreso. Hanno capito già che tipo di persona sono, nelle ultime settimane sono rimasto in attesa a guardare mentre loro erano impegnati in risse senza senso. Che motivazioni spinge loro a migliorarsi? Hanno forse fatto un’analisi di coscienza? Hanno forse avuto modo di diventare persone nuove? Lo fanno solo perché il loro istinto di sopravvivenza glielo impone. La I Dabliu Es è una giungla e solo i forti vanno avanti, gli altri vengono inesorabilmente dimenticati.”


    Il barbuto si lascia scappare una piccola risata.

    “Come se la rambòl fosse una competizione adatta a tutti, bisogna essere preparati ad affrontarla. Lì dentro sarà: ogni uomo per sé. Una situazione che a me alletta e che ho fatto mia già dall’anno scorso ad Ecsplomenia, ma stranamente gli altri non hanno condiviso il mio modo di essere, stranamente questo concetto si sposa bene con la mentalità della folla solo una volta l’anno. Durante il resto del tempo è un comportamento inaccettabile, è qualcosa che non andrebbe fatto perché… perché sono un branco di ipocriti, ecco perché. Ogni cosa che ho fatto nel corso della mia corsa alla Bomba è stata fatta con un intento preciso, arrivare nel Main Ivent di Ecsplomenia. Non mi importa come né quando, io sarò lì dove mi spetta essere, dove l’anno scorso ho fallito per interferenze esterne e per infortunio ancora in ripresa. Quello stesso infortunio che rischiava di tenermi fuori dai giochi per sempre, ma io sono stato più forte del destino stesso ed adesso sono ancora qui a stringere i denti e lottare, ma a voi questo non importa!”

    L’autore delle cronache napoletane a questo punto si china sopra la fossa e fissa l’interno della bara ancora una volta.

    “Dire addio ai bei momenti del passato non vuol dire che li rinnego, almeno non tutti e non totalmente. Vuol dire che sono molto più maturo della marmaglia sotto contratto con la federazione, vuol dire che sono pronto ad essere un uomo nuovo come promesso. I legami sono la mia ancora al passato, qualcosa che mi tiene fermo e mi impedisce di progredire in questo mio percorso, ma ora ho compreso quello che devo fare. Per questo non ci sarà Soul, non ci sarà Crauser, non ci sarà Ezing che terranno. Non ci sarà nessuno capace di fermare la mia ascesa. Ho annichilito ogni rivale che mi capitasse a tiro, ho fermato ogni persona intenzionata ad intromettersi ed ho continuato la mia cavalcata vincente. Adesso siamo al penultimo step prima di prendere ciò che mi appartiene e gli ultimi gradini sono sempre quelli più complessi da scalare. Perché ci si guarda alle spalle e ci si rende conto di quanta strada si è fatta, si è soddisfatti e ci si potrebbe poggiare sugli allori, ma sarebbe una disfatta terribile perché il successo finale è lì ad uno schiocco di dita. Basterebbe allungare la mano e prendere tutto, ma allora perché molti si fermano? Perché molti si accontentano.”

    Improvvisamente sul posto arrivano degli uomini con delle vanghe, Ciro fa cenno loro con il capo e si alza. Ultimo sguardo alla tomba e si avvia verso l’uscita di quel posto, intanto i tizi misterioso iniziano a spalare terreno sulla tomba, seppellendola.

    “Perché non hanno motivazione? Perché non pensano di farcela? Perché hanno paura?
    Tutto questo è niente, il motivo è che non hanno lungimiranza. Una volta arrivati ad un passo dalla vetta si fermano e riflettono: e adesso? Cosa li attenderà dopo? Riusciranno a trovare una nuova meta? Riusciranno a ritrovare la medesima motivazione che li ha spinti lì oppure si lasceranno andare e non saranno in grado di ripetere le grandi imprese avendo una terribile fase calante? È questo il motivo che io vedo in tutti gli altri. Dicono di voler vincere la rambòl… e poi? Faranno la classica Ròl tu Ecsplomenia sulle ali dell’entusiasmo per poi, magari, vincere il titolo e poi? Sparire miseramente? Portare avanti un regno scialbo per poi non degnarsi neanche di fare qualche dichiarazione nelle settimane successive alla perdita del titolo? Mi sembra un copione già scritto che non merita di trovare luogo in nessuna sceneggiatura. Io sono qui per impedirlo ed ho mostrato di essere il più lungimirante di tutti qui dentro. Ho il mio piano e sono già a buon punto, sono sul penultimo gradino della prima fase del piano che ho in mente, un piano in continua evoluzione che mi impedisce di riposare e di abbassare la guardia. Gli altri hanno in mente solamente il duetto: Rambòl-Ecsplomenia, io invece punto anche a dopo, a rendere il mio futuro regno qualcosa di epocale e di epico, rendere la I Dabliu Es un luogo in cui la competizione è a livelli altissimi.
    E quando avrò superato anche gli ultimi scalini, mi preparerò alla prossima scala. Perché la vita è un continuo salire, un continuo lottare e molti alle volte sembrano dimenticarlo, fatevelo dire da un uomo che è appena morto e nato per la seconda volta. In fin dei conti la morte è come la vita, porta inesorabilmente dei cambiamenti e ci fa cambiare dentro, portandoci a rivalutare tutto. Anche quei gradini che abbiamo scalato per arrivare al punto in cui ci troviamo. Si deve essere sempre pronti a tutto, sempre pronti a combattere.”


    Ciro ridacchia divertito, è arrivato all’uscita. Si ferma un ultimo istante e si volta verso la telecamera.

    “Non lo ammetterete mai, ma io sono l’uomo che la I Dabliu Es si merita… ed anche quello di cui ha bisogno. Presto imparerete a capirlo e ad accogliere questa informazione, in caso contrario… non mi cambia nulla. Ogni cosa che faccio; la faccio per me.”

    A questo punto De Curtis Jr. abbandona quel luogo, l’immagine sfuma lentamente ed in sottofondo sentiamo una voce dire poche, ma semplici parole.

    “Ciro è morto nato.”

    Fine (?)

  13. .
    Una porta socchiusa, un uomo davanti ad essa. Un uomo che ha deciso di abbandonare qualsiasi cosa ci fosse alle sue spalle per concentrarsi su di un’unica cosa: il suo futuro. Questa persona è Ciro de Curtis che, senza alcuna emozione da mostrare, apre la porta ed entra in questo luogo su cui non conosciamo nulla… almeno fino all’ultimo istante. Sul campanello, vicino la porta, c’è il cognome della famiglia che vi abita: De Curtis.
    Ciro entra in quello che si rivela essere un trilocale abbastanza spoglio, non ci troviamo nelle zone più ricche di Napoli evidentemente. Seduto al tavolo nella zona cucina vi è un uomo, Franco, il padre di Ciro.

    “Non pensavo venissi davvero…”

    “Nemmeno io lo pensavo, eppure eccomi qua.”

    Il genitore si alza e fa cenno al figlio di accomodarsi, si sforza di sorridere anche se appare teso, preoccupato.

    “E’ passato quasi un anno dall’ultima volta che ci siamo visti…”

    “Da quando ho sbattuto la tua testa sulla tomba di mammà? Si, quasi un anno.”

    Franco deglutisce, si siede sospirando.

    “Ciro… c’è ancora sper-”

    “Stai zitto. Se sono qui non è perché voglio riconciliarmi, non voglio tornare sui miei passi, anche perché quello che sto facendo lo sto facendo per me. C’è un motivo per cui sto compiendo questo rito di espiazione, qualcosa che tu non puoi capire, forse non ci riuscirai mai. Come potresti…”

    “Lo so che non sono studiato, però certe cose le capisco. Puoi provare a spiegarmi, no?” – De Curtis Sr. prova a prendere la mano del figlio, il quale però la scansa.

    “Non si tratta di spiegare, ma di capire. Come potrei spiegarti qualcosa che tu non sei mai stato in grado di fare? Come potrei insegnarti a comportarti da uomo vero, eh? Sto compiendo questo processo per la mia crescita, per andare avanti, per essere la persona che merito di essere. L’unica cosa che capisci tu è scappare. Scappare da tutto e da tutti, come hai fatto quando è morta mamma, no? Non te ne fregava di tuo figlio, ero solo un peso. L’unica cosa che c’era era il dolore ed il vuoto, ma anche se cercavo di colmarlo l’unica cosa che facevi era disprezzarmi. Mi hai allontanato da solo, senza che io facessi niente e non ti sei neanche preoccupato di provare a salvarmi. Hai preferito che le cose facessero il loro corso.”

    Franco cala il capo.

    “Se fossi stato coinvolto in una sparatoria? Che avresti fatto? Avresti fatto spallucce e tirato avanti? C’è stata altra gente che mi ha dato una motivazione, questo non lo dimentico anche se sembra il contrario, anche se sembra che io stia facendo tutto questo per mero egoismo. Io faccio tutto questo perché ho imparato a fare qualcosa che tu, ancora oggi, non sei in grado di fare: ho imparato a dare il giusto valore alle cose, ho imparato a trovare importanti le cose che valgono per me.”

    “Que-questa è una grande cosa, però possiamo farlo insieme.”

    “Ancora con questa storia? La prima volta che ti sei riavvicinato a me dopo l’abbandono è stato quando ero diventato famoso con la I Dabliu Es. Ho avuto i miei dubbi ed alla fine mi sono fidato. Ancora rammento però quando feudavo contro Sòrd… ti sei lasciato abbindolare a quel tempo, anche se per poco. Stavi per ricascarci così tragicamente, stavi per abbandonarmi di nuovo. Poi le cose si sono aggiustate ed io ci sono passato sopra di nuovo, ma poi ne ho avuto abbastanza. È successo tutto quando ho subito l’infortunio l’anno scorso.”

    “Ma se ti sono stato vicino più di chiunque altro?”

    “E’ questo il punto. Mi sei stato così vicino da insistere perché io cessassi di sperare in un miracolo medico. Mi sei stato così vicino da organizzare addirittura una festa di addio prima di ricevere il referto medico definitivo. Poi le cose sono andate diversamente, l’infortunio si è rivelato meno grave del previsto ed io… con le mie sole forze… ho recuperato in tempo record. Ma tu dov’eri? Tentavi di mettermi un freno perché non stavo facendo le cose nella mia solita maniera. Solamente perché avevo deciso di prendere qualche decisione più egoista e pensare maggiormente a me… mi hai voltato le spalle. Stavolta però non fisicamente, ma moralmente. Hai preferito gli altri a me, hai preferito quella gentaglia che si diverte ad urlare a caso per il beniamino del momento… a tuo figlio. Come lo definisci questo atteggiamento? A me sembra tradimento bello e buono.”

    “Ciro, adesso stai esagerando! Io non ti avrei mai tradito. Quello che stavi facendo era tradimento. Eri tu il traditore!” – le parole gli escono di bocca in un unico getto. Dopo poco Franco realizza, forse non avrebbe voluto essere così brusco.

    “Ti sei risposto da solo. Preferisci loro a me, sangue del tuo sangue. Non dico di essere perfetto, ma almeno in famiglia… sai, le persone si sostengono a prescindere e se c’è qualcosa che non va ne parlano in privato. Così dovrebbe essere la normalità, ma da quando in qua noi siamo una famiglia normale? Sono felice di averti scaricato io per una volta. Sono felice di averti causato un trauma cranico buttandoti con il capo sulla tomba di mammà. Sono felice che tu sia uscito dalla mia vita.”

    “Come fai a sapere del trauma cranico…”

    “Mi sono informato, ma attento: non perché mi importasse di te. Semplicemente perché speravo che tu subissi conseguenze ben peggiori. Volevo che tu soffrissi come ho sofferto io, se non di più. Sai come è dura quando le tue speranze di ripresa vengono continuamente abbattute da qualcuno che vuole che le cose vadano come spera lui? Sai quanto ci rimanevo male quando provavo a farti capire che forse c’era una possibilità, ma tu volevi a tutti i costi riportarmi ad una realtà che diventava soffocante?”

    “Ed allora perché non me l’hai detto?”

    “Io te l’ho detto! Innumerevoli volte, ma sai cosa rispondevi: staj senza pensier, c penz papà! Ed io, stronzo, mi fidavo. Mi fidavo di te, ma dentro volevo urlarti contro di smetterla di prendere comando della mia vita quando tu non eri stato mai in grado neanche di trovarti il cazzo nelle mutande. La tua vita era una tragedia prima di reincontrare il sottoscritto, sono io che ho aggiustato la tua esistenza e tu ti sei comportato come nulla fosse, come se fossi il miglior padre del mondo… e la cosa mi ha fatto schifo.”

    Franco china di nuovo il capo, dopo una manciata di secondi lo rialza e lo vediamo rigato di lacrime.

    “Allora cosa sei venuto a fare qui? Perché mi hai chiesto se ero a casa?”

    A questo punto Ciro si alza, si guarda intorno e si avvicina ad un mobile su cui sono esposte delle fotografie.

    “Legami. Per i legami che mi tengono ancora al passato e che potrebbero impedirmi di andare avanti, per questo e per molto altro. Perché ho imparato qualcosa nel corso della mia carriera, quando le cose si mettono in un certo modo tu devi combattere. Un po’ come avverrà a breve. Sicuramente saprai che ho rivinto la Bomba e che presto ci sarà Tuister. Ebbene ho intenzione di rivincere la Ràmbol e di andare ad Ecsplomènia e prendermi quel titolo che mi è stato sottratto la scorsa edizione. Si dico sottratto anche se non l’avevo io alla vita. Era la mia occasione, ma le cose non sono andate nel verso giusto, ma quest’anno sarà diverso. Sono un uomo diverso, sono determinato… ed ho la Bomba… anche se devo effettivamente decidere il modo in cui utilizzarla…”

    “Perché mi stai dicendo tutto questo? Cosa c’entra con i legami?”

    “Perché la Ràmbol ha un significato speciale per me, così come la Bomba. La prima edizione a cui partecipai fu quella in cui sfruttai la Bomba per entrare come numero uno, sumero che nella smorfia napoletana simboleggia l’Italia. Una scelta patriottica, di cuore, fatta in base ai miei legami con la patria. Ecco il nocciolo della questione. Avere tanti legami ti indebolisce perché ti lega a troppe persone e se sei collegato a troppe persone i tuoi movimenti sono più lenti, quasi immobili. Perché se fai qualcosa per qualcuno; potrebbe ritorcersi contro qualcun altro. Le relazioni umane sono qualcosa di delicato ed io ne ho abbastanza di cercare di accontentare tutti. I legami sono come i fili di una ragnatela, più ce ne sono meno riesci a muoverti.”

    “Se volevi dirmi addio, quindi, potevi anche evitare allora tutto questo.” – Franco finalmente prende coraggio, appare più determinato, seppure lo sguardo sia quello di un uomo che si appresta a dire addio a suo figlio.

    “Non volevo dirti addio. Il nostro ultimo saluto si è svolto l’ultima volta che ci siamo visti. Tu non mi servi più e spero di non incontrarti mai da questo momento in poi.”

    “Ed allora che ci fai qui?”

    “I legami sono vincoli, ma alcuni sono importanti. Sono come qualcosa che ci portiamo dentro dalla nascita, come qualcosa a cui siamo affezionati anche senza sapere perché. Siamo come animali alla ricerca di qualcosa, molto simili ai miei colleghi che sicuramente si azzufferanno questo giovedì alla ricerca della gloria pre Tuistèr. Però nel caso dei legami siamo animali sociali, abbiamo bisogno di qualcosa che ci lega al passato. Qualcosa che può essere sia ancora di salvezza, sia zavorra che ci impedisce di progredire. Io devo semplicemente prendere la mia scelta.”

    Ciro scruta tra le foto ed alla fine ne afferra una.

    “Ma quella è…”

    “Si. È quella.”

    Ciro mostra la foto al padre. Vi sono raffigurati una giovane donna con in grembo un bambino.

    “È la foto di quando sono nato, nonché l’unica foto che ritrae me e mia madre insieme. Ero appena nato e mia madre volle a tutti i forzi farsi questa foto con suo figlio, con me. Una volta mi dicesti che sei stato tu a farla. Mi dicesti anche che era come un segno divino che la mamma volesse farsi questa fotografia, come se sapesse che sarebbe morta per complicazioni mediche da lì a poche ore.”

    “Ciro… cosa hai intenzione di fare.”

    “Questo non sta a te deciderlo.”

    “Ciro è l’unica foto che mi rimane di te e tua madre. L’unica foto di quei tempi…”

    “Questa è stata una tua scelta. Ricordo quando bruciasti le vecchie foto in preda ai fumi dell’alcool, ricordo quando sbraitasti che volevi dimenticare tutto. Eppure hai conservato questa foto.”

    “L’ho conservata per-” CIRO COLPISCE IL PADRE CON UN PUGNO! Franco cade a terra tenendosi lo zigomo. Ciro mostra per bene al padre che appare evidentemente scioccato.

    “NON MI INTERESSA! Non mi interessa sapere le tue motivazioni. Vuoi sapere perché sono venuto qui? Per questa. Per portartela via perché non meriti di averla e per poter decidere da me cosa farne. Come dicevo prima i legami possono essere ancora di salvataggio o zavorra, ma questo sta a me, e solamente a me, deciderlo. Come spetta a me decidere del mio futuro e di quello che accadrà nelle prossime settimane. Ho fatto tutto questo per un motivo: essere libero ed essere il migliore. E tu, né nessun altro, sarà in grado di fermarmi.”

    Detto questo Ciro gira i tacchi e se ne va, Franco non riesci neanche ad alzarsi. Alla fine il giovane De Curtis sbatte la porta e scompare di scena. L’inquadratura però continua a seguire l’ex pizzaiolo che, sceso in strada fissa la foto senza emozioni. Alla fine se la mette nel taschino.

    “A fin rò juon sta tutta cà!”

    Dicendo queste emblematiche parole Ciro si avvia verso un luogo che, molto probabilmente, scopriremo presto; ma non ora. Per adesso cala il silenzio su questo terzo atto delle cronache napoletane.
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    “A me sta bene così.”

    Un sorrisetto furbo ci accoglie, quello di Violet. L’ex campionessa è in aria relax e si sta prendendo un po’ di riposo dopo una sessione allenamento.

    “Almeno per ora. La scorsa settimana ho mostrato di essere all’altezza della Takeba ed ho rotto quelle stupide tavolette. Per non parlare del fatto che mi sono presa una bella soddisfazione col karate-ka. Una bella settimana non c’è che dire. Certo, poi non sono riuscita a prevalere nella Calyx… eppure mi sta bene così. Sapete perché? Perché ci stiamo mantenendo su un livello ottimo. Stiamo dando il massimo e stiamo facendo capire che siamo all’altezza delle aspettative. Fino ad un paio di anni fa cosa si diceva del wrestling femminile in questo panorama? Era solamente un ricordo, qualcosa che c’era e che difficilmente sarebbe tornato. Noi ci siamo impegnate per andare avanti e per mostrare alla gente di che pasta siamo fatte. Ci siamo messe anima e corpo in un progetto che ci sta ripagando.”

    Annuisce convinta la rossa.

    “Stiamo dando spettacolo e siamo una delle attrattive speciali della EWS. Ogni settimana la gente aspetta trepidante di sapere in cosa ci confronteremo e sperano di vedere uno spettacolo degno e sino ad ora non sono mai stati delusi. Credete che questo sia qualcosa di importante? Certo, cazzo se lo è. Abbiamo dimostrato di meritarci la vetta dopo la scalata ed ora vogliamo mettere radici ben salde per instaurare un futuro roseo. Nelle scorse settimane abbiamo assistito alle vittorie di due Roses agguerrite. Ed ora siamo di fronte all’ultimo passo prima di Twister. So che potrebbe essere il mio ultimo pass per un match titolato prima della prossima serie di prove, anche se devo ammettere di condividere l’opportunità con altre persone non mi garba. Vorrei qualcosa di più diretto, ma ripeto: a me sta bene così. Sinceramente sarei preoccupata maggiormente se fossi la Takeba. È lei al centro dell’attenzione, proprio come lo ero io un paio di mesi addietro. Però io ero sempre pronta a combattere, così come pare essere la nostra cara atletica giapponesina.”

    Un cameriere porta un succo di frutta a Violet, la Rose ringrazia e ne beve un po’.

    “Alle volte basta prendersi una pausa per capire meglio le cose. Per mettere insieme le idee giuste. Io ho capito da tempo che per raggiungere i propri obiettivi bisogna saper aspettare, bisogna saper incassare e bisogna essere lungimiranti. Io mi sto impegnando ogni settimana al massimo delle mie potenzialità e so che l’occasione arriverà. Così come mi è arrivata in passato. Non sono una megalomane che pretende di essere al centro dell’attenzione, non sono una donna che si fa accompagnare da qualcuno che parla al posto suo. Sono Violet e sono qui per prendermi la gloria che mi merita, ma non sono così stupida da affrettare i tempi. Detto molto sinceramente.”

    Vio accavalla le gambe e si sistema sul divanetto, in posa da riposo.

    “A me stanno bene così le cose, ma al minimo cambiamento… sarò pronta ad agire.”
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    “Pizzeria De Curtis”

    L’insegna spenta della pizzeria di proprietà della Napoletan Submission Machine si trova esattamente dove l’avevamo lasciata. Il locale stesso pare essere rimasto uguale, quasi intoccato dallo scorrere del tempo, da quando Ciro lo chiuse in seguito al suo cambio di atteggiamento. Lì fuori, nonostante il posto non sia più frequentato, si trova quello stesso uomo che decise di porre fine a tutto questo: Ciro. L’ex pizzaiolo osserva il luogo che tante gioie gli ha dato, fissa l’insegna spenta in silenzio. Dopo qualche istante si volta e notiamo che nella mano destra tiene qualcosa, è la Bomba. La Explosion Spot Shot vinta per la seconda volta nella sua carriera.

    “Le cose cambiano, ma in un certo modo rimangono sempre le stesse. Eccomi qua, ho vinto la Bomba come avevo annunciato. Mi sono fatto carico delle mie parole e le ho rese realtà a differenza dei miei avversari, gente che ha voluto ostacolarmi o che almeno ci ha provato. Credevate che potessi dire addio ai miei sogni di gloria? Allora forse non avete ancora imparato a conoscermi, in realtà non lo avete mai fatto. Non vi siete mai sforzati più del dovuto. Non vi è mai veramente interessato di me, cosa che dico oramai da quasi un anno ed inizio a credere di avere fermamente ragione. A voi non interessa di me, né della I Dabliu Es in generale. Volete solo uno spettacolo da vedere, gente a caso che si rompe la schiena per voi ingrati. È triste e divertente al contempo, triste perché rappresenta un quadro decisamente lugubre. Divertente perché dimostra che ho sempre avuto ragione dal momento che ho deciso di voltarvi le spalle. Eppure entrambe le parti si sono comportate nel medesimo modo, ma sono solamente io a portare la nomea di infame.”

    Scuote il capo in maniera fintamente sconsolata Ciruzzo.

    “Eppure io sono rimasto sempre lo stesso, il medesimo Ciro che ha iniziato la sua carriera proprio in questa federazione. Talmente identico al me stesso di inizio carriera da vincere per la seconda volta la Bomba. Quel trofeo che diede inizio alla mia ascesa qui dentro. Non so se vi ricordate il modo in cui lo usai. Scelsi di entrare come numero uno dentro la Rambol, perché dentro la smorfia l’uno rappresenta l’Italia, la mia terra. La mia fu una scelta di cuore, mi tuffai anima e corpo in quel progetto, decisi di afferrare il destino con le mie mani e dirottarlo verso la scelta migliore per il sottoscritto. Decisi di andare avanti e riuscii ad arrivare in finale… dove persi. Non fui in grado di vincere, la mia scelta mi si era ritorta contro in diversi modi. Ero arrivato ad un passo dalla vittoria, me l’ero fatta tutta quella Rambol, ma non fui in grado di compiere il passo più importante. L’ultimo. Ma non mi tirai indietro, da quell’edizione di Ecsplomenia uscì qualcosa di buono. Il mio primo regno da Divain Cempion, ma non è questo il punto. Ogni cosa che io ho fatto e pensato è stata fatta per rendere felice gli altri. Giammai Ciro si è preoccupato di se stesso. Giammai Ciro si è messo al primo posto, ma quando finalmente ho deciso di dare una leggera priorità a me stesso sono stato definitivamente abbandonato. Voi dite che sono stato io a tradire per primo, ma io mi sento più come Gesù Cristo, messo alle strette e crocifisso. La sola differenza è che io non ho la forza di perdonarvi, né la voglia.”

    De Curtis afferra la bomba tra le mani e la osserva.

    “La gente si chiede che intenzioni abbia con questa. Ho riso in faccia a Castol come gesto liberatorio, perché dopo mesi finalmente sono potuto essere inserito nel giro che conta, mi era stata tolta la possibilità di lottare per qualcosa, ma adesso che sono di nuovo in pista non voglio essere da meno. In poco tempo ho scalato la prima parte della vetta, ma la strada è ancora lunga e non ho nessuna intenzione di fermarmi qui. Rendetevene conto tutti, è un dato di fatto con il quale dovrete confrontarvi inesorabilmente. Eppure c’è sempre uno spettro alle mie spalle. Qualcosa che mi ricorda chi ero e cosa ho fatto, qualcosa che mi suggerisce nell’orecchio che le cose sarebbero potute andare diversamente. Prestate bene attenzione però, questa non è una ammissione di colpa. È la constatazione che il vecchio Ciro è ancora dentro di me, quello scugnizziello che si divertiva a far divertire la gente. Lo sono ancora, il problema è che sono diventato maturo. Non si può essere scugnizzi, ragazzi spensierati, in eterno. Bisogna crescere ed io l’ho imparato nella maniera più dolorosa possibile. Ho rischiato di dire addio a quello che adoravo fare e nel momento in cui sono tornato alla carica… invece di venire accolto con grida e sorrisi… mi si è sputato addosso.”

    Serra i pugni il napoletano, la rabbia si fa sentire. Il rancore non è sopito.

    “E’ giunto il momento di porre fine a tutto questo. La rincorsa che ho preso a partire dall’anno scorso sta finalmente per giungere ad una conclusione. Poco prima del baratro spiccherò il salto e vedremo insieme se sarò in grado di spiccare definitivamente il volo o se mi sfracellerò al suolo. Perché oramai mi importa solo di andare avanti e fare la mia parte in questa storia, in una storia in cui non mi è stato concesso di dire nulla ed in cui mi si è sempre puntato contro il dito. Lo scugnizzo è pronto a morire definitivamente, l’ho capito quando ho afferrato la Bomba tra le mani. Mi sono tornate in mente le immagini della mia prima vittoria e sono stato in grado di comprendere cosa dovessi fare. Ogni cosa del passato deve essere archiviata, non dimenticata. Ciò che è stato è stato. Dobbiamo andare avanti, chinare il capo e diventare persone nuove. Lo stesso Ciro-scugnizzo dovrà diventare uomo, dovrà soffrire di nuovo, ma solamente per uscire dalla crisalide di risate ed ipocrisia che si è cucito addosso per le sofferenze patite in passato. Perché egli possa rinascere. Io sono il possessore della Bomba, sta a me accendere la miccia che farà crollare tutto. È sempre stato così, ma prima non lo volevo ammettere del tutto.”

    Ciro si allontana dalla pizzeria ed estrae da una tasca un dispositivo con un bottone. Senza indugio lo pigia e… BOOM! Una vera e propria esplosione alle sue spalle, proveniente dalla pizzeria! La pizzeria va a fuoco! E crolla! Sta crollando. Una bomba piazzata nella pizzeria De Curtis! La struttura entro breve tempo collassa su se stessa, fino a diventare un lontano ricordo del luogo felice e spensierato che era un tempo. L’inquadratura torna sul volto di De Curtis, impassibile, come se quel luogo non lo avesse mai sentito nominare.

    “Il passato è un ancora, ma io voglio salpare verso nuovi lidi. È giunto il mio tempo.”

    Detto questo l’ex Pizza Man si volta e si avvia lontano mentre un nugolo di curiosi si affaccia dalle case e dai balconi per vedere cosa sia appena successo. In lontananza si odono delle sirene, probabilmente dei pompieri. Il tutto accompagnato da Ciro che scompare tra la folla canticchiando una melodia tipica partenopeo; ma con fare malinconico.

    “Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto...
    chi ha dato, ha dato, ha dato...
    scurdámmoce 'o ppassato,
    simmo 'e Napule paisá!...”


    L’inquadratura si allontana fino a che il panorama non viene inquadrato del tutto mostrano la grande metropoli di Napoli da lontano, così affascinante, così caotica, così complessa.
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